Grea*
L’ambiente urbano è certamente un contesto privilegiato per quanto riguarda le opportunità economiche e sociali, ma un territorio fragile dove tempo e spazio sono risorse scarse da amministrare con cura. Città e aree metropolitane hanno la necessità di gestire la transizione verso una mobilità più sostenibile, componendo conflitti e promuovendo una convivenza intelligente e responsabile tra differenti utenti della strada, per preservare e migliorare la competitività e la vivibilità del territorio. Anche Milano, per realizzare il proprio disegno strategico fatto di progettualità ambiziose orientate alla decarbonizzazione dei trasporti e all’aumento dell’offerta di mobilità sostenibile, deve procedere di pari passo con la definizione di regole e con lo sviluppo di una rete infrastrutturale a servizio di tutti i cittadini, in grado di favorire le modalità più virtuose e garantire a tutti i cittadini i diritti alla mobilità e alla salute.
Le nuove metropolitane, l’elettrificazione delle flotte, il rafforzamento delle reti di servizi condivisi e on demand, la mobilità attiva sono elementi chiave per una città competitiva e a misura di cittadino. Lo spazio e dunque la rete stradale sono una variabile cruciale, una risorsa scarsa da sfruttare in modo efficiente. Gestirne la fruizione e la condivisione, attraverso nuovi progetti infrastrutturali, la definizione di regole e lo stimolo al cambiamento comportamentale è una priorità allo stesso livello delle progettualità citate in precedenza. La diminuzione dei limiti massimi di velocità, se definita appropriatamente, può generare un impatto relativo sui tempi di percorrenza e allo stesso tempo significativo sulla sicurezza stradale. A patto che tutti gli utenti della strada siano responsabilizzati e incentivati al rispetto delle regole.
*Università Bocconi