ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

La “migrazione“ dei vigili urbani. Indennità e buoni pasto da rivedere

Il sindacato invita l’amministrazione di San Donato a mettere in campo risorse economiche e programmi per fidelizzare le risorse che si trasferiscono in altri comandi. Il Comune annuncia più controlli serali .

La “migrazione“ dei vigili urbani. Indennità e buoni pasto da rivedere

La “migrazione“ dei vigili urbani. Indennità e buoni pasto da rivedere

"Gli agenti di polizia locale? Il Comune metta in campo risorse economiche, e programmi a medio lungo termine, per fidelizzarli ed evitare continue migrazioni verso altri comandi. Da rivedere, in particolare, indennità e buoni pasto. Intanto, rigettiamo ogni meccanismo di contrapposizione politica: garantire la sicurezza compete prima di tutto allo Stato, le responsabilità non vengano addossate ai Comuni". Questa la posizione di Sergio Bazzea, segretario provinciale milanese del sindacato Sulpl, rispetto alla querelle che si è scatenata negli ultimi giorni a San Donato. Dopo i continui casi di micro-criminalità che si sono registrati in città e la "fuga" di alcuni agenti, che hanno lasciato San Donato per altre destinazioni, Fratelli d’Italia, partito che in consiglio comunale siede all’opposizione, ha chiesto la testa del comandante della polizia locale Ferdinando Longobardo.

E benché il sindaco Francesco Squeri abbia subito confermato la propria fiducia al capo dei ghisa, che ha incassato manifestazioni di stima da più parti, la questione non smette di suscitare dibattito. "Servizi davanti alle scuole, polizia annonaria, rilevazione d’incidenti, residenze, segnaletica stradale, pattugliamenti: le attività alle quali far fronte, con un organico di 24-26 operatori, sono davvero tante. Fermo restando che la polizia locale ha solo funzioni ausiliarie rispetto alla pubblica sicurezza", è il parere di Bazzea. Ora l’amministrazione di San Donato ha annunciato, per il 2024, un potenziamento dei controlli, con agenti in strada fino alle 2 del mattino per almeno 250 giorni. "Sarà necessario verificare se questo programma è compatibile con le risorse umane attualmente disponibili. Ne discuteremo in un prossimo incontro coi lavoratori - osserva il sindacalista -. Siamo disponibili a collaborare, ma è necessario che il Comune si tenga stretti gli agenti oggi in servizio, evitando che il comando diventi un porto di mare, con continui turnover di personale. Come? Intanto, attraverso incentivi economici".

"A San Donato l’indennità per gli operatori che prestano servizio esterno (ossia al di fuori degli uffici, ndr) è di 3 euro al giorno; Milano ne riconosce 10 - entra nel dettaglio Bazzea -. Ancora: i buoni pasto. Oggi non mi risulta che a San Donato vengano assegnati a chi effettua il servizio serale, a differenza di quanto accade in altri contesti". Intanto, non si placa l’ondata di furti e danneggiamenti che sta rendendo la vita difficile a negozianti e cittadini. Se ne discuterà domani mattina, in Prefettura, all’interno di un incontro del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. La seduta sarà dedicata proprio a San Donato e, in particolare, ai fenomeni legati allo spaccio di stupefacenti. Saranno presenti, tra l’altro, il sindaco Squeri e il comandante Longobardo.