"La mia piccola Edith sarà in ogni gioco e ogni risata"

La bimba di due anni uccisa dalla madre; il papà promotore dello spazio attrezzato aiutato da quartiere e amici

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Ogni volta che un bimbo sorriderà, disegnerà o sfoglierà un libro colorato su uno dei tavoli del “Giardino di Edith“, inaugurato ieri pomeriggio nella scuola dell’Infanzia Capponi in zona Pagano, al papà di Edith brilleranno gli occhi. William Anzaghi ha perso la sua piccola di 2 anni lo scorso 8 marzo, uccisa dalla madre Patrizia Coluzzi che l’ha soffocata nella sua casa di Cisliano e che da allora è in carcere per omicidio volontario aggravato. Questo papà vive da più di 8 mesi con un macigno sul cuore ma fin da subito ha cercato di farsi forza "per la mia bambina" e ha deciso di donare in sua memoria tavoli esterni e mini sedute di legno agli alunni dell’asilo che la sua figlioletta avrebbe frequentato da settembre. Così lo spazio esterno è diventato il “Giardino di Edith“, attrezzato grazie al denaro donato al papà con una raccolta fondi spontanea (circa 3mila euro) dopo la morte della bimba e che lui ha deciso di destinare a quest’opera. "Grazie al sostegno di tanti, finalmente un sogno si realizza. Sono riuscito a fare anche di più grazie all’associazione dei commercianti Belfiore e all’associazione Le strade di Wagner che hanno donato casse audio per ogni aula e alla casa editrice La Coccinella che ha regalato 250 libri", commenta Anzaghi (nella foto), accompagnato dalla mamma Luisa, nonna di Edith. "Io credo nell’istruzione pubblica, sono stato insegnante di Scienze motorie, e sono contento di destinare questi tavoli a dei piccoli. Non è poco sapere che questo luogo che era pronto ad accogliere mia figlia porterà per sempre il suo nome. Sarà come se lei fosse in ogni gioco e in ogni risata". Il nome è inciso sulle targhe, è su ceppi di legno e su cuori appesi agli alberi. In prima linea per realizzare il progetto, i consiglieri comunali Diana De Marchi e Federico Bottelli, la responsabile e le educatrici della scuola dell’Infanzia e i rappresentanti dei genitori. Ieri il giardino sembrava una poesia, coperto dalle foglie d’autunno che ornavano anche i tavoli nuovi allestiti con biscotti a forma di cuore e bottiglie piene di lucine. Accanto, i disegni e i messaggi dei piccoli per il papà benefattore.

"I bambini non sanno chi sia Edith: sanno che il papà di questa bimba ha fatto loro il dono e lo hanno ringraziato. Da qualcosa di terribile è nato un gesto generoso e noi siamo pieni di gratitudine", sottolinea Andreina Cozzi, responsabile della scuola dell’Infanzia, che a Edith ha voluto dedicare una poesia: "Ogni bambino è speciale". Diana De Marchi evidenzia che "mi ha subito colpito la forza straordinaria di questo papà che, nonostante il dolore, si è subito dato da fare per gli altri". L’inaugurazione ha commosso tutti. In memoria di Edith, ciascuno ha potuto prendere ieri anche un biscotto a forma di cuore, "un dolce di tradizione sarda che rappresenta consolazione per chi resta e un buon augurio per chi va. Ciao, Edith". Marianna Vazzana

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