La marcia muta "Tutelare ospiti e operatori Basta tragedie"

Oggi il presidio di Cub Sanità. Incalza pure la Cgil. Polemiche su carenze e minutaggio per l’assistenza.

Un presidio silenzioso davanti alla Rsa Casa per Coniugi. Per chiedere di "tenere alta l’attenzione" dopo l’incendio scoppiato la notte tra giovedì e venerdì scorsi, in cui hanno perso la vita sei anziani, e "di passare al setaccio anche le altre strutture di ricovero". All’appello di Cub sanità Milano hanno risposto lavoratori e rappresentanti di associazioni, tra cui Medicina Democratica, che si ritroveranno questa mattina alle 10.30 in via dei Cinquecento angolo via dei Panigarola. "Vogliamo esprimere la nostra solidarietà alle famiglie dei defunti e ai lavoratori. Rimaniamo in silenzio per rispettare il loro lutto, poiché la tristezza che proviamo è immensa. Abbiamo urlato, abbiamo denunciato le difficoltà dei lavoratori e i problemi strutturali della Rsa, abbiamo scritto alla cooperativa, al Comune, siamo andati in Prefettura, abbiamo chiesto verifiche Ats, abbiamo partecipato a trasmissioni radiofoniche, abbiamo fatto tutto il possibile per migliorare le condizioni dei lavoratori e degli ospiti anche relative alla loro salute e sicurezza. Ma questo è il risultato". Ats di Milano però precisa che "la nota Cub inviata al prefetto il giorno 8 novembre non riguarda la Rsa Casa dei Coniugi e nemmeno l’Rsa Virginio Ferrari, ma fa riferimento alle “condizioni di pazienti e operatori nelle strutture socio sanitarie assistenziali“ e quindi ha carattere generico. La nota Cub fa riferimento alla legge 812008 e lamenta carichi di lavoro eccessivi e mancanza di ausili alla movimentazione dei pazienti. Viene sempre citato il DL81, mentre non vengono effettuate segnalazioni sui requisiti di accreditamento e tantomeno gli aspetti collegati ai dispositivi antincendio. Di conseguenza anche la richiesta effettuata dal prefetto ad

Ats si riferisce in generale alle condizioni di lavoro nelle Rsa".

Il sindacato Cub chiede poi "l’attuale e totale messa in sicurezza della Rsa Virgilio Ferrari, tuttora aperta". Stando a quanto riferito dai dipendenti, i problemi sono gli stessi di via dei Cinquecento. Poi, "che si garantisca la piena occupazione pari salario, e in ogni caso la retribuzione, del personale della Rsa Casa dei Coniugi, per tutto il tempo necessario al ripristino delle condizioni di agibilità".

Dito puntato pure sulle norme relative ai turni: "Il numero degli addetti in servizio è basato sul “minutaggio“. Ma le persone non sono macchine. Chiediamo – evidenzia una rappresentante – che la legge venga rivista a livello nazionale, e che sia uguale per tutti".

Incalza anche la Cgil: "Senza entrare nel merito delle responsabilità sull’accaduto, attendiamo i riscontri degli organismi competenti, rimarchiamo da subito che, in termini di numero di operatori e carichi di lavoro, Casa dei coniugi non è diversa dalle altre realtà che seguiamo.

Gli appalti al ribasso e il minutaggio per l’assistenza (che Regione Lombardia non cambia da oltre 25 anni), sono regole di sistema, non incidenti di percorso. Alcune cose le possiamo fare da subito e vanno fatte con urgenza.

La casa di riposo Virgilio Ferrari, struttura “gemella” rispetto a quella che ha preso fuoco, soffre del medesimo problema nell’impianto di rilevazione dei fumi.

Non funziona. Chiediamo dunque che s’intervenga subito per ripristinare la sicurezza di operatori e ospiti. E per subito intendiamo subito, senza rimpallo di responsabilità tra committenza e gestore, perdite di tempo legate a scadenze formali o altri supposti impedimenti burocratici".

Marianna Vazzana

Nicola Palma