PIERO
Cronaca

La Galleria soffoca come Varenna: aiuto, troppi turisti

Varenna e Milano affrontano problemi di sovraffollamento turistico, con code, attese e disagi nelle strade e nei locali. Situazione simile a quella vissuta in passato a Milano.

Lotito

Varenna chiede aiuto, non riesce a contenere la gran massa di turisti che in questo periodo si abbatte nelle sue stradine e lungo il porto. La stazione ferroviaria è congestionata, i viaggiatori non sanno come fare per scendere in paese, e per chi arriva in auto la situazione non è migliore, se a volte viene mandato indietro. Lunghe attese in ogni locale: un caffè richiesto a colazione rischia di essere consegnato dopo il pranzo, le toilette sono insufficienti, le consumazioni di rito per avervi accesso sono obbligate al tavolo, e allora bisogna fermarsi per un tempo superiore al previsto e stare comunque in fila. E fila lunga si fa ai vecchi imbarchi per Bellagio. Insomma, lamentano gli amministratori, la situazione si è fatta insostenibile.

Per inciso, molti di quei turisti provengono da Milano, e nella nostra stessa città si vanno creando i presupposti per uno scenario caotico al pari del varennese. Parliamo del centro, sempre più strozzato dal dilagare dei turisti. L’argomento ci sta a cuore, e ci ritorniamo perché l’allarme lanciato da Varenna presenta impressionanti analogie con quanto a suo tempo segnalato per la Galleria. Anche nei giorni feriali, attraversarla è un’impresa ginnica: bisogna sgomitare di brutto per farsi largo nella muraglia dei visitatori eccitati dalla bellezza del luogo. Complicano le cose i sempre più capienti e numerosi dehors, che restringono lo spazio ingabbiando nelle loro vetrate ondate di turisti alle prese con pizze e spaghetti al pomodoro. Tutt’attorno, intanto, impazza lo sciame di chi scatta selfie, pesta i piedi sugli attributi del toro, immortala gruppi familiari e improvvisa set fotografici senza badare a spinte e imprecazioni. Qui più che altrove, ci sembra, andrebbe dato a Cesare (il pubblico) quel che è di Cesare (il suolo pubblico).