"La destra esclude Io mi batterò per i diritti di tutti"

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Luca Paladini (nella foto), 52 anni, tra i fondatori de “I Sentinelli“ eletto in Consiglio regionale per la lista Majorino presidente - Patto civico, cosa rappresenta per lei questa conquista personale?

"Considero innanzitutto l’aver ottenuto 3790 voti, un’impresa per una lista nata solo settanta giorni fa. Sono il secondo più votato della stessa in tutta la Lombardia con davanti a me solo la mitica Michela Palestra, sindaca di Arese. Sono anche il candidato consigliere della lista civica più votato nella città di Milano e non nascondo che questo mi rende orgoglioso. Penso di aver raccolto quanto seminato, non solo da me ma dai Sentinelli. Un risultato che ha ancora più valore perché il mese scorso ho perso il papà, interrompendo la campagna. Mi dispiace solo che i miei genitori non siano a gioire con me".

Per cosa si batterà?

"Per i diritti di tutti. Ciò che non mi piace della destra è la sua idea escludente: la strada è più semplice per chi ha i soldi ed è possibilmente anche bianco ed eterosessuale. Io sono in Consiglio regionale per difendere tutti, sia pure una minoranza della minoranza. Per gli emarginati".

Tra le priorità, i diritti civili?

"Assolutamente sì. Se Majorino avesse vinto, sarei stato delegato ai Diritti civili. Ma non perdiamo di vista gli obiettivi, tra cui quello di approvare una legge regionale contro l’omotransfobia, che esiste in altre regioni e non in Lombardia, nonostante abbia la comunità Lgbtq+ più numerosa. Ma penso ai diritti di tutti, anche dei malati: tutti devono potersi curare. Gli investimenti vanno spostati verso il pubblico, lavorerò perché ci sia un’inversione di tendenza nel ruolo della sanità pubblica".

Marianna Vazzana

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