La corruzione alimentata da norme e codici

Alberto

Mazzuca

inflazione è entrata di prepotenza nel carrello della spesa, sono aumentati anche i prezzi di energia, benzina, acqua, si fanno pressioni sul governo per un nuovo scostamento di bilancio in modo da varare misure protettive nonostante le resistenze di Draghi e Franco, consapevoli che il supporto della Bce verrà meno, perché il rialzo dell’inflazione produce sempre richieste di aumenti salariali che a loro volta fanno lievitare i prezzi. E questa spirale prezzi-salari porta ciascuno a giocare d’anticipo. Un disastro. Tanto più che la delicata situazione geopolitica non gioca a nostro favore: ora c’è l’Ucraina, domani Taiwan. E noi, che sul fronte delle materie prime dipendiamo dagli altri e ci ritroviamo con un debito pubblico molto alto, finiremo per navigare a vista. Certo, già altre volte siamo finiti nella palude con conseguenze negative su banche, risparmiatori e su chi campa con la sola pensione. Una condivisione europea del rischio, proposta da qualcuno, sarebbe già una prima soluzione ma questo fatto, del resto già osteggiato, vorrebbe dire concedere qualcosa in termini di controllo dei conti pubblici. Insomma, giriamo in tondo senza trovare una soluzione sufficiente. Ma come potremmo trovarla se ci trasciniamo dietro le “piaghe bibliche” che da sempre hanno frenato la nostra economia? Vogliamo provare a migliorare qualcosa? Ad esempio: la corruzione. In questi giorni assistiamo ad una esplosione di notizie di casi di corruzione in varie pubbliche amministrazioni. Ma come è possibile che avvenga con tutte le leggi che ci sono proprio per frenare la corruzione? E qui c’è da segnalare l’efficace risposta di Luca Beltrami Gadola sul suo giornale online “Arcipelago Milano”: “Le leggi sono troppe, sono fatte male, sono spesso emanate da chi non conosce la realtà che vorrebbe normare: chi sa fa (ruba), chi non sa legifera”. E chiede che venga buttato nel cestino il “Codice dei contratti pubblici”, composto da 216 articoli, un numero infinito di commi e 25 allegati, e sia completamente rifatto. Ottima idea, cominciamo da qui.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro