PIERO
Cronaca

La città del sublime Refettorio è oggi tutta una mensa all’aperto

Il Refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, luogo storico e simbolo religioso, diventa metafora della città trasformata in un vasto refettorio durante la pandemia.

Lotito

Non esiste al mondo una "sala da pranzo" più importante e bella ed esclusiva. E non esiste un luogo più nobile e denso di significato. Si trova a Milano da più di cinquecento anni, è il Refettorio di Santa Maria delle Grazie. Qui, i domenicani consumavano i loro pasti gettando qua e là lo sguardo a due momenti cardine della loro religione: l’Ultima Cena e la Crocifissione di Cristo. Per la verità, preferivano adocchiare la prima, dipinta da Leonardo, che non la seconda, opera del Montorfano. La Cena riproduceva in fondo ciò che essi stessi stavano facendo: era scena (ancora) di vita, e poi frutto di quel gran pittore che tutti sapevano. Insomma, al di là di ogni considerazione anche artistica, sappiamo che là dentro, in quel luogo universalmente ritenuto sublime, si mangiava e si beveva. Com’è ovvio, a Milano si mangia e si beve anche oggi, con l’impressione supplementare che, in effetti, tutta la città sembri oggi un immenso refettorio.

Il Covid ha lasciato pesanti tracce, e non soltanto sotto il profilo sanitario. La saggia decisione di consentire a quel tempo l’occupazione di suolo pubblico per il consumo all’aperto di pasti e bevande ha protratto una sorta di enorme, diffuso accampamento di mense nelle strade e nelle piazze: svolti l’angolo, e - sul marciapiede o anche giù - trovi chilometriche pedane di legno, tavolini apparecchiati, gazebo variamente colorati, trespoli da bistrot, lumi di candele tra posate e tovaglioli, lampade di calore nei mesi freddi, ventilatori o diffusori di aria nebulizzata nei mesi caldi, ristoranti e pizzerie senza soluzione di continuità fra interno ed esterno. Molti lamentano la perdita di posti auto, ma molti altri vanno in solluchero per la vastità dell’offerta, che contribuisce a fare di Milano, luogo del Refettorio, una città-refettorio.

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