
Adriana Macchi presidente di Soroptimist internationa d’Italia al convegno promosso insieme ad Anci e Cattolica
“Un manifesto per la città del futuro“. Se n’è parlato ieri al convegno promosso da Soroptimist International in partnership con Anci, Associazione nazionale comuni italiani, Università Cattolica del Sacro Cuore – dipartimento RecoveryLab – e altre realtà, all’ateneo di largo Gemelli. "Siamo partite da un’idea di città come polis e laboratorio di idee", ha spiegato Adriana Macchi, presidente Soroptimist international d’Italia, ricordando il progetto “La città che vorrei. Reinventare la città a misura di donna” lanciato a dicembre 2021. Poi, la ricerca da parte di Lexis per conto di Soroptimist nell’aprile-maggio 2022, "un sondaggio al quale hanno risposto 5mila donne". Cosa emerge? "La visione di una città “ecosistema”, nella quale si integrano i quattro pilastri della sostenibilità: le persone, l’ambiente, l’economia e la cultura" e linee guida di intervento su quattro dimensioni di città: dei cittadini; attrattiva e delle opportunità; green, vivibile e resiliente; inclusiva e sicura. Nelle città "si produce l’80% della ricchezza. Per contro, si generano anche i principali danni ambientali e sociali. Nascono nuove forme di povertà e le donne sono le più penalizzate, a partire dal reddito". L’evento è stata l’occasione per riflettere su nuovi modelli di città sostenibili.
Tra i relatori Federico Cugurullo, professore del Trinity College di Dublino, che ha parlato del rapporto tra città e intelligenza artificiale. Intervenuti tra gli altri i docenti della Cattolica Paolo Gomarasca e Mauro Magatti e la professoressa Elena Granata del Politecnico di Milano. Spazio anche all’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, che ha approfondito “l’Atlante dei quartieri: la mappa per una Milano policentrica“, sempre più a misura d’uomo. E di donna.
M.V.