La città a 30 all’ora Sala prende tempo: "Ci stiamo riflettendo Già dal 2024? Non so"

Il sindaco spiega che si è al lavoro sullo stimolo arrivato dal Consiglio "ma non può essere questa l’unica soluzione per cambiare la mobilità". Mazzei non si scoraggia: il percorso va costruito. Monguzzi deluso

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di Giambattista Anastasio

Il sindaco Giuseppe Sala frena sulla possibilità di estendere il limite di velocità dei 30 chilometri orari a tutta la città già dal primo gennaio del 2024, come lo invita a fare l’ordine del giorno approvato lunedì dal Consiglio comunale e firmato da 27 consiglieri di maggioranza, a partire da Marco Mazzei, che siede tra i banchi proprio della lista Sala. Ieri, a domanda, il primo cittadino ha fatto sapere che si sta lavorando sulla proposta dell’Aula ma al tempo stesso ha lasciato intendere che sarà complicato darle attuazione tra un anno. E il nuovo limite di velocità, ha precisato lo stesso Sala, non sarà in vigore esattamente in tutta la città. Parole che nulla tolgono alll’ordine del giorno, secondo Mazzei. Deluso, invece, Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde a Palazzo Marino.

"Al momento quello della “Città 30“ è uno stimolo che ci da il Consiglio comunale e sul quale io sto riflettendo con attenzione – spiega il sindaco –. Credo che la questione della mobilità si debba analizzare, e ovviamente lo sto facendo, in senso più largo perché la Milano a 30 all’ora non può essere l’unica soluzione: fermo restando che è una misura da verificare e gli uffici stanno verificando dove si può applicare, ovviamente non su tutta la città, non può essere questa l’unica soluzione, ci devono essere anche altre componenti di un modo diverso di muoversi". In conclusione: "Ad oggi – sintetizza il sindaco – io non so dire se sia realistico immaginare un primo gennaio 2024 come data di partenza. Posso confermare che ci stiamo lavorando, anche con Amat".

Parole che non scoraggiano Mazzei: "Il sindaco ha semplicemente detto che per arrivare al varo della misura bisogna fare un percorso, come abbiamo indicato nell’ordine del giorno. Ma Amat ci sta già lavorando". Quindi il punto relativo alla reale estensione del divieto: "A Parigi il limite dei 30 vale in tutte le strade frequentate da persone, non vale per gli stradoni di accesso alla città, che spesso sono isolati dal centro abitato. Bruxelles ha fatto lo stesso, mentre Londra sta procedendo in modo diverso, ma sempre nella direzione di estendere il limite dei 30 chilometri orari. A Milano intendiamo seguire la strada di Parigi e Bruxelles e credo ci sia bisogno di un tavolo che curi l’aspetto comunicativo della svolta, che sensibilizzi la città". Critico, invece, Monguzzi: "Il sindaco boccia la città a 30 all’ora. Un grave errore. Come tutti i tecnici ci hanno detto si aumenta la sicurezza e diminuisce l’inquinamento. Certo, serve coraggio. C’è un problema di rispetto istituzionale e di democrazia grosso come una casa: il Consiglio comunale non ha alcun ruolo, invece dovrebbe dettare gli indirizzi".

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