MONICA AUTUNNO
Cronaca

La ciclabile per Vignate. Dopo anni di attesa il via libera al progetto

Consentirà il collegamento su due ruote con lo scalo ferroviario e include l’attraversamento in sicurezza per le biciclette della Rivoltana.

Un iter lungo, passato per gli anni del Covid, per i rincari e per la polemica politica

Un iter lungo, passato per gli anni del Covid, per i rincari e per la polemica politica

Un iter lungo e a ostacoli, passato per gli anni del Covid, per i rincari e per la polemica politica, "ma l’opera è per noi fondamentale, e finalmente ci siamo": approvato in Giunta il progetto definitivo della ciclabile Liscate-Vignate, consentirà il collegamento su due ruote con lo scalo ferroviario del comune accanto e include l’attraversamento in sicurezza per le biciclette della Rivoltana. Ora l’esecutivo e la gara: la prospettiva quella di iniziare i lavori in febbraio o marzo. Importo totale dell’intervento circa 700mila euro, interamente a carico del comune di Liscate. Erano meno al momento della stesura del primo progetto e dell’inizio dell’iter. Gli aumenti di importo sono stati all’origine anche di una spinosa polemica politica in seno alla compagine di maggioranza.

"I costi lievitati dell’intervento, dovuti esclusivamente a fattori esterni che hanno interessato tutti i cantieri, erano uno dei temi - così il sindaco Lorenzo Fucci - ma per noi, ora come mesi fa, il punto rimane uno: l’utilità dell’opera. Siamo da anni convinti che sia indispensabile. Non solo la ciclabile consentirà di raggiungere da Liscate la stazione ferroviaria di Vignate o quella di Melzo, favorendo lo spostamento in mobilità dolce. Ma si connetterà anche con una delle ciclabili del progetto metropolitano Cambio!, che parte da Segrate e arriva all’Adda, e in generale con altri percorsi ciclopedonali dell’area della Martesana. Dunque, anche in termini ambientali, un’opera strategica". L’infrastruttura misura poco più di due chilometri e correrà esternamente alla strada dal cimitero di Liscate alla zona artigianale di Vignate. Un nodo nevralgico l’attraversamento della Rivoltana, all’altezza della frazione vignatese di San Pedrino: il progetto prevede un attraversamento sicuro dotato di impianto semaforico. Le prime planimetrie sono state ritoccate nel tempo, anche sulla scorta di indicazioni pervenute dal Parco Sud.

"Parte di questo tracciato, va ricordato, è soggetto ad autorizzazione paesaggistica". Sempre in corso d’opera è stato previsto un tratto ciclabile "doppio" in via Kennedy, a scoraggiare il parcheggio selvaggio dei tir in un’area poco lontana da alcuni poli logistici. I fondi. "Li abbiamo accantonati negli anni con economie di bilancio - così ancora Fucci - senza nulla togliere ad altre voci di spesa. Ma ripeto, il tema principale è se si reputa o meno un’opera utile alla collettività, e noi siamo persuasi che lo sia". Un nuovo tassello al puzzle di interventi che riguardano la mobilità ciclabile in zona. Fra quelli in corso la Segrate-Cassano del progetto Cambio!, la Villa Fornaci-Pozzo d’Adda, a mettere in sicurezza un tratto killer sull’ex statale 525 e più a sud la ciclopedonale Trecella-Albignano, che collegherà la frazione di Truccazzano con la stazione ferroviaria.