La chiamata a una conoscente per farsi accompagnare in ospedale. Lo squarcio provocato da un colpo di arma da fuoco alla gamba destra. La telefonata dall’ospedale alla centrale operativa della Questura per segnalare la presenza della persona ferita in pronto soccorso. E i primi accertamenti investigativi compiuti dai poliziotti della Squadra mobile, chiamati a identificare chi ieri notte ha gambizzato un ventinovenne marocchino in via Baroni, al Gratosoglio. Stando alle prime informazioni, il nordafricano, irregolare in Italia e con alcuni precedenti, sarebbe stato colpito in strada e lasciato lì dagli aggressori. Poco dopo, il nordafricano sarebbe riuscito in qualche modo a rientrare a casa e a chiamare una connazionale per farsi accompagnare in macchina nel centro clinico più vicino.
I medici del San Paolo lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico nel corso della notte: il paziente è attualmente ricoverato in prognosi riservata, anche se i bollettini sulle sue condizioni escludono il pericolo di vita. Appena sarà possibile, gli investigatori di via Fatebenefratelli, coordinati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Domenico Balsamo, sentiranno il ventinovenne per chiedergli se abbia riconosciuto chi lo ha preso di mira, evidentemente per mandargli un messaggio o per punire uno sgarro legato a un affare illecito.
Nel frattempo, gli approfondimenti d’indagine si concentreranno, come sempre accade in questi casi, sul passato recente del marocchino, così da capire le sue frequentazioni e restringere pian piano il cerchio. Un aiuto all’inchiesta potrebbe arrivare anche dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, che potrebbero aver ripreso la scena o quantomeno la via di fuga dell’aggressore o degli aggressori; l’inchiesta punta anche a chiarire se chi ha sparato sia arrivato a piedi oppure in macchina, per poi allontanarsi nel più breve tempo possibile. Al setaccio le celle telefoniche che coprono il quartiere del Gratosoglio, già teatro nel recente passato di faide e sparatorie. Poco meno di un anno fa, proprio gli agenti della Mobile avevano arrestato dodici persone a valle di un’indagine-lampo su una rissa tra un gruppo di albanesi e una banda di italiani e marocchini avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 aprile a colpi di bastoni e machete.
Nicola Palma