La casa occupata bazar delle borse Presa ricettatrice

La casa occupata  bazar delle borse  Presa ricettatrice

La casa occupata bazar delle borse Presa ricettatrice

A guidare i poliziotti fino a quell’alloggio occupato di via Paravia è stata una ventunenne italiana, a cui la mattina prima qualcuno aveva rubato un pc portatile. Seguendo il segnale inviato dal geolocalizzatore, gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura sono arrivati allo stabile Aler in zona San Siro, scoprendo così un vero e proprio bazar abusivo di merce griffata. Colei che lo gestiva, secondo le indagini, è una trentunenne di origine ecuadoregna, che viveva lì abusivamente con il marito trentaduenne peruviano e i loro quattro figli e che è stata denunciata a piede libero per ricettazione. Il blitz dei poliziotti è andato in scena mercoledì mattina: è stato il custode del palazzo a riferire agli investigatori che in un appartamento al primo piano c’era un continuo viavai di persone. La merce, rubata in varie occasioni, era nascosta negli zainetti dei bambini della coppia.

Nel corso della perquisizione, sono stati sequestrati complessivamente quattordici computer (tra cui il Mac portato via alla ventunenne), dodici carte di credito, diciotto auricolari, dodici penne touch e dieci caricatori marca Apple, cinquanta paia di occhiali da sole e ottanta tra borse e portafogli griffati Armani, Fendi, Gucci, Prada e Louis Vuitton. Le indagini andranno avanti per capire dove siano stati effettuati i furti e per restituire la refurtiva ai legittimi proprietari.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro