La Casa del Commiato è realtà, Maviglia: un servizio che mancava

Due stanze nell’area del cimitero cassanese in via Mazzini per poter dare l’ultimo saluto ai propri cari

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di Stefano Dati

La Casa del Commiato diventa una realtà nell’area del cimitero cassanese in via Mazzini, un servizio da tempo atteso dai cittadini per garantire alla famiglia del compianto un luogo discreto in cui raccogliersi, assieme ad amici e parenti per l’estremo saluto dei propri cari. A darne l’annuncio è l’ex sindaco Roberto Maviglia (nella foto). "La Casa del Commiato al cimitero è stata completata sabato scorso- così l’ex primo cittadino -. Sono due stanze arredate in modo semplice ed elegante che potranno essere usate da chi vuole allestire la camera ardente per un proprio caro fuori dal’abitazione. Si tratta di un nuovo servizio che a Cassano mancava". Nessun costo per le casse comunali. "I locali dove è stata relizzata erano abbandonati da tempo e sono stati completamente ristrutturati - ha continuato Maviglia -. I lavori sono stati realizzati dalle cooperative la Goccia e Il ponte che gestiscono il cimitero, attraverso una revisione della concessione per la gestione del cimitero con un prolungamento della stessa di cinque anni per ripagare l’investimento fatto. Il Comune quindi non ha dovuto investire risorse proprie. Dopo aver visitato stamattina i locali sono sempre più convinto che sia stata una scelta giusta". Sembra che tutto doveva essere terminato prima delle elezioni amministrative; il ritardo della fine-lavori ha di fatto cancellato la cerimonia di inaugurazione. La comunicazione alla città per l’apertura di quel servizio pubblico a pagamento è stata quindi affidata alla pubblicazione di un post sulla pagina Facebook dell’ex primo cittadino.

Le tariffe per l’utilizzo dello spazio in Casa del Commiato sono state definite dalla ex Amministrazione e si aggirano intorno ai cento euro mentre è ancora da chiarire la linea guida da seguire per l’esposizione della salma. "Al momento è possibile solo ospitare le bare chiuse - fa sapere Nico Dozio direttore della coop onlus Il Ponte gestore del servizio -. Ci stiamo attrezzando per uniformarci alle normative vigenti relative all’esposizione delle salme in bare aperte". Per gli operatori delle imprese funebri un eventuale utilizzo di quello spazio con le sole bare chiuse è un servizio inutile, il loro auspicio è che presto possano essere sanati gli impedimenti per ospitare le salme in bare aperte in modo da soddisfare le tante richieste dei cittadini per l’utilizzo di uno spazio adeguato per l’ultimo saluto ai propri cari. La nuova Casa del Commiato andrà dunque a sostituire lo spazio predisposto per lo stesso servizio in casa di riposo Belvedere al momento chiusa, fra l’altro, a causa della pandemia.

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