Mascherine tirate su, fin quasi sugli occhi, e guanti neri nonostante il clima non proprio invernale. Sono stati questi particolari a incastrare Pietro Madonia, 50 anni, e Giampiero Renzetti, 41, pluripregiudicati che martedì sera sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso. Volevano intrufolarsi in una banca, una filiale Intesa San Paolo, tra via dei Missaglia e via Boifava, passando per il condotto di aerazione. Entrambi palermitani, specializzati in rapine, avevano progettato il colpo nei minimi particolari perché - come poi ha confermato lo stesso direttore di banca - da quel punto sarebbero riusciti ad accedere ai locali che portano direttamente agli sportelli. A mandare a monte i piani sono stati i poliziotti della Squadra investigativa del commissariato Scalo Romana che attorno alle 22 perlustravano la zona, a pochi passi dalla fermata Abbiategrasso della metropolitana, per contrastare i furti in auto nelle aree di parcheggio.
Agli occhi degli agenti, quei due uomini sono subito apparsi sospetti per le mascherine che coprivano quasi tutto il volto e i guanti fuori stagione. Così non li hanno persi di vista: li hanno osservati mentre, a piedi, raggiungevano il parcheggio sopraelevato della banca per poi aprire un cancelletto e approdare su un balcone. E, proprio sul balcone, la polizia è intervenuta a bloccarli in flagranza. Il 50enne, che ricopriva il ruolo di “palo“, stava comunicando con il complice attraverso un auricolare collegato a una ricetrasmittente, mentre il più giovane, ancora chinato e con una torcia in mano, vistosi scoperto ha raccolto vari attrezzi gettandoli in uno zainetto: aveva due cacciaviti, una forbice da potatura, due torce (una sulla fronte) e una tenaglia per piegare il ferro. La polizia ha scoperto che il collettore dell’impianto di aerazione era già stato smontato e che l’uomo stava procedendo a scavare la cornice rimasta all’interno del muro, per creare un varco. Entrambi sono finiti dietro le sbarre. Il cinquantenne era uscito dal carcere a febbraio del 2020 e nel 2014 era stato arrestato dai carabinieri di Udine per una rapina in banca messa a segno con altri sei complici, tutti palermitani. Il quarantunenne era stato già fermato per un colpo alle Poste di Ponzano Magra, in provincia di La Spezia. M.V.