
L’istituto professionale del Gratosoglio chiuso perché non a norma antincendio
Milano, 9 febbraio 2020 - Scuola chiusa per "irregolarità nel sistema antincendio riscontrate dai vigili del fuoco". Succede al Gratosoglio, all’Istituto professionale per i servizi commerciali Kandinsky in via Baroni che ospita 700 studenti nei corsi diurni e quasi 200 nei serali (indirizzi di grafica, web design, moda, servizi sociali e comunicazione audiovisiva). La notizia, scritta nella nota inviata venerdì pomeriggio a tutto il personale, agli studenti e alle famiglie dalla dirigente Alfonsina Cavalluzzi, ha creato scompiglio e preoccupazione: domani mattina, quasi mille ragazzi non potranno frequentare le lezioni. E non si sa per quanto tempo.
"Quali irregolarità sono state riscontrate? Quali saranno i tempi di ripristino? Ci sarà un trasferimento?", sono le domande più gettonate sulle chat e sulla social street, pagina Facebook, Quartiere Gratosoglio Basmetto e dintorni. "E ci lamentavamo delle nutrie in giardino...", commenta una mamma. "Speriamo sistemino al più presto, mia figlia ama questa scuola", sottolinea un’altra. Quali siano le "irregolarità", lo chiarisce a Il Giorno Città Metropolitana, ente gestore. Ma facciamo un passo indietro: venerdì i controlli dei vigili del fuoco sono scaturiti a seguito di un principio d’incendio verificatosi in un locale sotterraneo. Fumo proveniente da un mozzicone di sigaretta acceso, che potrebbe essere caduto anche da un punto esterno. Le cause sarebbero accidentali. Fatto sta che il fumo ha dato il via a una serie di interventi: prima i pompieri hanno risolto il problema, poi hanno controllato gli impianti, scoprendo che gli estintori, seppur funzionanti, non risultavano "controllati" come prescrive la norma secondo cui vanno monitorati e certificati ogni 6 mesi (il ritardo è di un paio di settimane) ma soprattutto che manca acqua nella rete idrante. Di conseguenza i vigili del fuoco hanno predisposto la chiusura della scuola.
E ora? "I nostri ingegneri - evidenziano da Città Metropolitana - effettueranno un sopralluogo con idraulici e manutentori per verificare il problema e i tempi di ripristino". La dirigente Alfonsina Cavalluzzi non "esclude che la mancanza di acqua sia da attribuire a una chiusura temporanea, magari legata ai lavori in corso per il rifacimento del piazzale esterno. C’è bisogno di un piano d’investimento per la scuola da parte delle istituzion". Domani si deciderà se proseguire l’attività in orario pomeridiano o in altri istituti. Intanto, il consigliere regionale 5Stelle Gregorio Mammì invita il sindaco Beppe Sala "ad andare sul sito del Ministero dell’Istruzione dove c’è il bando per l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio. Sono 98 i milioni a disposizione".