
Simona Vinci, scrittrice vincitrice del Premio Campiello 4 anni fa, sarà oggi a Milano, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (ore 18.30, viale Pasubio, ingresso su prenotazione, e sui canali social di Fondazione Feltrinelli) per il secondo appuntamento de “L’orgoglio di essere fragili”. Con lo psichiatra e saggista Eugenio Borgna, e Sebastiano Russi, volontario del centro di ascolto Sant’Antonio, l’autrice de “La prima verità“ affronterà il tema della solitudine come senso di isolamento, ma anche come occasione di scoperta di sé. "È il mio primo incontro in presenza post lockdown e l’idea che sia proprio a Milano, una delle città che più hanno sofferto in questi mesi, mi commuove. Ho accettato l’invito con grandissimo piacere proprio perché questi mesi difficili hanno messo tanti di noi in contatto con vari tipi di solitudine e ci hanno costretto a riflettere sulla differenza che passa tra isolamento imposto e solitudine scelta. Nella vita dello scrittore queste due dimensioni si alternano: c’è un tempo per l’elaborazione della scrittura che necessita di una certa dose di solitudine e un tempo in cui si va nel mondo e si accompagna il proprio lavoro ad incontrare potenziali lettori, e quello è il tempo della condivisione: la solitudine del lettore e quella dello scrittore che si incontrano".
Vinci con la città della Madonnina ha un rapporto speciale essendoci nata, anche se a cinque anni coi suoi si è trasferita in Emilia Romagna. "Ma ho una parte della mia famiglia ancora a Milano e soprattutto una zia, carissima, di novant’anni, ex prof di liceo e ancora attiva con ripetizioni a studenti delle superiori, che ha vissuto il lockdown da sola, nel suo appartamento in zona Giambellino. Voglio bene a Milano, anche se io e le città non andiamo troppo d’accordo. Il senso d’isolamento e l’alienazione nelle città dove si vive circondati da moltissimi altri sconosciuti può paradossalmente essere fortissimo, per questo ogni iniziativa volta a far incontrare le persone, a farle entrare in contatto è importantissima. Vitale" sottolinea.
A.L.