"Io, in bici fino in Africa per fare beneficenza"

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Settemila chilometri in bicicletta, da San Donato fino a Freetown, capitale della Sierra Leone. Un’impresa non da poco, quella che attende il 67enne Roberto Peia (nella foto), pensionato, sposato e con tre figli, da sempre appassionato e attivista della bicicletta, che ha deciso di pedalare dall’Europa al Continente Nero per beneficenza. L’iniziativa servirà per promuovere l’attività di tre associazioni, Medici con l’Africa, Senegol e World bicycle relief, alle quali saranno devolute le donazioni che arriveranno anche attraverso il sito peiapedala.it, sul quale per altro sarà possibile seguire in tempo reale la traversata. "Emozionato? Inizio a sentire la pressione, eppure sono carico e motivato - queste le parole dell’insolito viaggiatore -. Il più grande stimolo è poter fare del bene, ma un viaggio del genere è anche una sfida con se stessi, un modo per ritrovarsi".

La partenza è fissata per sabato alle 8 dall’abitazione di Peia, in via Ravenna a San Donato. Alcuni amici lo accompagneranno nelle prime tappe del percorso, Costa Vescovato e Pareto, "poi proseguirò da solo. In Francia e Spagna mi appoggerò in qualche caso ad amici che mi ospiteranno, per il resto cercherò di arrangiarmi. In Africa chiederò ospitalità a capi-villaggio e abitanti del posto". Ad accompagnarlo nel suo lungo itinerario sarà una bicicletta in acciaio, freni meccanici e sellino ergonomico. Trenta chili il peso totale dell’equipaggiamento, formato da tenda, sacco a pelo, materassino, borracce, medicinali, un paio di vestiti di ricambio "e sapone di Marsiglia per fare il bucato ogni giorno". Dell’attrezzatura fa parte anche un pannello solare "per ricaricare i device. La gestione degli apparati tecnologici sarà una delle difficoltà maggiori, oltre all’approvvigionamento dell’acqua e ai tracciati spesso impervi che mi aspettano in Africa".

Le tempistiche del viaggio? "Non mi sono dato delle scadenze: in un percorso del genere le variabili sono tante, dal mio stato di salute alle condizioni metereologiche. Con ogni probabilità starò via anche a Natale e Capodanno. In Senegal mi fermerò qualche tempo per visitare le strutture realizzate da Senegol. In Sierra Leone farò tappa, oltre che nella capitale, nei vari ospedali dove opera Medici con l’Africa". Il rientro a Milano è programmato in aereo.

Alessandra Zanardi

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