Invenduto l’ultimo palazzone. "Demoliamolo"

Non è pervenuta in Regione alcuna offerta di recupero: appello perché si ponga fine alla vicenda ventennale nel quartiere delle Rose

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di Massimiliano Saggese

Nessuna offerta per la rigenerazione dell’ultimo palazzone rimasto in piedi al quartiere delle Rose. Nessuno vuole quell’area e il consigliere regionale Nicola Di Marco torna a chiederne la demolizione. "Regione Lombardia - spiega Di Marco - mi ha comunicato che non sono pervenute offerte riguardo la manifestazione di interesse indetta per l’acquisto di alcune aree interne al Programma di Recupero Urbano del quartiere di via delle Rose. Allora demoliamolo".

Quella del quartiere delle Rose è una vicenda assurda e lunga 20 anni: era il 2003 quando venne approvato un Pru, Piano di Recupero Urbano (ex Incis), che prevedeva una serie di interventi per riqualificare uno dei quartiere maggiormente degradati dalla cementificazione selvaggia degli anni ’90. Demoliti 8 palazzoni, è stato poi realizzato solo un centro polifunzionale che ospita il comando di polizia locale e altre realtà. Dovevano essere realizzati dapprima 700 appartamenti, poi 350; ad oggi le aree dove sorgevano i palazzi ufficio demoliti sono dei cantieri eterni e il degrado rimane protagonista. "Da oltre 18 anni, infatti, deve essere completato il Pru, che recentemente ha visto l’avvio di alcuni lavori - aggiunge Di Marco - , ma manca ancora un progetto chiaro per l’area di cui fa parte anche uno stabile di Aler abbandonato da anni e dove insistono fenomeni di microcriminalità. Da quando sono consigliere chiedo a Regione di valutarne l’abbattimento; lo scorso anno era stato approvato un mio ordine del giorno in cui Regione si impegnava a considerare tale ipotesi se non ci fossero state altre possibilità".

A dare impulso alla demolizione degli stabili abbattuti negli anni scorsi fu Raffaele Vampa, allora vice sindaco di Rifondazione Comunista che proprio ad agosto del 2003 lanciò all’Enpam (all’epoca proprietario degli immobili) la provocazione: "Se non arriva la riqualificazione abbattiamoli". Un successo il suo, perché poi quasi tutti gli edifici vennero demoliti. Ma oggi il degrado regna ancora.

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