
di Davide Falco
Ristrutturazione del quartiere Garibaldi della Cooperativa La Benefica. Ci sono dei problemi. Le due palazzine del civico 17 sono state definitivamente liberate dagli inquilini, soci della cooperativa, a febbraio 2021, per effettuare una ristrutturazione interna ed esterna degli alloggi. Alcuni soci del quartiere Garibaldi della Cooperativa La Benefica di Novate sono venuti a conoscenza dal documento di Bilancio esercizio anno 2020, che il finanziamento regionale del progetto sulla ristrutturazione del quartiere Garibaldi "Non è stato ammesso" per i tempi lunghi necessari a un intervento di radicale ristrutturazione del quartiere. I lavori previsti sono superiori a quelli indicati dal bando per ricevere i finanziamenti. "Ci domandiamo come sia stato possibile evacuare un intero quartiere senza che il Comitato di amministrazione uscente avesse la certezza che i tempi di realizzazione del progetto presentato fossero congruenti e compatibili con i termini previsti dal Bando regionale". "Temiamo che ancora una volta si tratti della triste testimonianza di un atteggiamento poco trasparente da parte del Cda uscente verso la comunità sociale. Ci si domanda, infatti, se si sia trattato di mera incompetenza nello studio dei termini del bando regionale in relazione alla tipologia ed entità del progetto presentato oppure ci sia stata un’eccessiva leggerezza nella sollecita evacuazione di un intero quartiere e delle relative famiglie che in esso abitavano da anni. Ricordiamo che la trattativa tra Cda e i soci residenti nel quartiere Garibaldi è durata tre anni e l’evacuazione è avvenuta in soli due mesi", spiegano alcuni dei soci della Cooperativa.
La richiesta degli ex abitanti del quartiere di via Garibaldi è che il Cda uscente sia tenuto per obbligo morale e deontologico a fornire spiegazioni approfondite e dettagliate a tutti i soci attraverso l’esibizione di documenti formali in quanto frasi coincise in un documento di bilancio non esauriscono i dubbi di responsabilità, legittimità e di merito che i soci manifestano nei confronti dello stesso Cda uscente.