Chi sono gli autori dei blitz ambientalisti. Parlano gli insegnanti che hanno imbrattato la statua

Il raid di Fioretta Martina Maldifassi con un altro ragazzo: "Vernice? È solo acqua colorata". Lei, attivista di Ultima Generazione laureata in Graphic design, ha fatto supplenze a scuola e in asilo

Milano – Ha compiuto 24 anni da poco più di un mese Fioretta Martina Maldifassi. Cordiale, a una prima impressione potrebbe sembrare timida. Difficile immaginarla tra i “disobbedienti civili“ di Ultima generazione, accumulatrice di denunce. Eppure è così. Ieri, insieme a un altro attivista, non ha esitato ad arrampicarsi sulla statua di Vittorio Emanuele II in piazza Duomo per coprirla di vernice gialla. "Lavabile", precisa subito. In tasca ha una laurea triennale in Graphic design presa alla Naba e, spiega lei stessa, negli ultimi due anni ha fatto supplenze in una scuola elementare ed è stata educatrice in un asilo. "Fino a dicembre. Ora mi dedico ad altri progetti". Tra cui i raid di Ultima generazione.

Perché il monumento di Vittorio Emanuele II?

"Per due motivi. Il primo è che Vittorio Emanuele II ha lottato per l’unificazione nazionale. Oggi la lotta per il bene comune non esiste più: le persone sono in balìa delle decisioni del Governo, non reagiscono, mentre noi le sproniamo a farlo attraverso azioni non violente. Il secondo motivo è la posizione centralissima: il monumento è in piazza Duomo a Milano e volevamo il massimo di visibilità".

Però, perché rovinare un bene culturale della collettività?

"Non roviniamo nulla. La vernice scelta è a base d’acqua, diluita con il 50% d’acqua. In pratica è acqua colorata. Le manifestazioni “classiche“ non hanno portato a nulla e per questo ci impegniamo in queste azioni, sempre e comunque non violente".

Che cosa chiedete?

"Il Governo ha investito 41,8 miliardi nell’estrazione di combustibili fossili solo nel 2021, aggravando la crisi climatica. Chiediamo che queste risorse economiche vengano piuttosto investite in una transizione ecologica giusta, in misure a vantaggio della salute dei cittadini e nel futuro delle giovani generazioni".

A proposito di nuove generazioni, ha svolto progetti per l’ambiente con i bambini?

"Un progetto sull’acqua. È vero che ciascuno di noi può fare la sua parte per l’ambiente ma ora l’urgenza è avere un cambiamento a livello governativo".

Come mai ha ricevuto un foglio di via dal Comune di Milano lo scorso novembre?

"Per aver lanciato farina sulla macchina di Andy Warhol all’interno della mostra allestita alla Fabbrica del Vapore. L’ho fatto sempre per lo stesso motivo: la crisi climatica si aggrava e bisogna agire in fretta".

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