MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Infuria la polemica politica. Sala attacca il Governo: non ha fatto il suo dovere

Il sindaco: l’aggressore clandestino doveva essere espulso, ma così non è stato. Salvini al Niguarda. La leghista Sardone: sinistra contradditoria sugli immigrati.

Infuria la polemica politica. Sala attacca il Governo: non ha fatto il suo dovere

Infuria la polemica politica. Sala attacca il Governo: non ha fatto il suo dovere

No, questa volta non ci sta a subire critiche senza reagire e senza contrattaccare. Il sindaco Giuseppe Sala legge sulle agenzie di stampa e sui siti delle testate giornalistiche le reazioni politiche sulla notizia che riguarda il viceispettore di Polizia 35enne Christian Di Martino accoltellato mercoledì sera alla Stazione di Lambrate da un immigrato clandestino di origine marocchina, Hasan Hamis, 37 anni, e, quando si trova di fronte i cronisti che lo aspettano a Orticola, si sfoga: "Problema sicurezza a Milano? Prima vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia. La persona che ha colpito è stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama ed era ancora in giro. In più c’è un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino, ma questa persona è ancora in Italia. Io non ho mai detto che nessuno debba essere rimpatriato, ma anzi i delinquenti acclarati devono essere rimpatriati. Però intendiamoci: il punto è chi fa che cosa. Visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, il Governo si faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fanno il loro dovere. Se c’è un provvedimento di espulsione, il dovere è eseguire l’espulsione. Se no chi ci rimette sono o le forze dell’ordine o i cittadini. In questo caso è chiaro di chi è la responsabilità. E non è un caso isolato. ormai l’idea è che non succede nulla e che si può delinquere. Ci dev’essere certezza della pena. Chi sbaglia deve pagare. Se no sono sempre i cittadini a pagarne le conseguenze".

Negli stessi minuti, il vicepremier, ministro e leader della Lega Matteo Salvini comunica di essersi recato in forma privata all’ospedale Niguarda per portare la propria solidarietà a familiari, amici e colleghi del viceispettore ferito gravemente. Salvini aggiunge di aver parlato anche con i medici e con il capo della Polizia Vittorio Pisani. Poco dopo, è l’europarlamentare e consigliere comunale della Lega Silvia Sardone a replicare alle parole di Sala: "Le polemiche del sindaco rappresentano, ancora una volta, un esempio lampante delle contraddizioni e della mancanza di credibilità di una sinistra che prima manda a processo il ministro Salvini che ha fermato gli sbarchi e l’immigrazione irregolare, poi si oppone ai Cpr, ora si lamenta dei clandestini. Poche idee e molto confuse. Sfidiamo Sala e la sinistra a un impegno comune per dotare ogni regione italiana, anche quelle rosse, di centri per le espulsioni. Come la Lega chiede da sempre. Non è con il buonismo e le belle parole, o vietando i gelati, che si garantisce la sicurezza dei cittadini". Intanto anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, esponente di FdI, esprime "solidarietà al viceispettore operato d’urgenza", mentre il governatore lombardo e lumbard Attilio Fontana parla di "ennesimo grave e inaccettabile episodio per il quale a pagare sono le nostre forze dell’ordine. Forza Christian".

Sala, nel frattempo, lancia una stoccatina anche al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: "Quali sono i miei rapporti con lui? Quanti agenti delle forze dell’ordine operano a Milano? Quanti uomini, alla fine, non si sa mai. Diciamo anche questa verità. Io so il numero di uomini e donne della nostra Polizia locale. Ma delle altre forze dell’ordine, non si sa".

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