Incubo trasferimento, sciopero alla Bartolini

Vertenza aperta a Liscate per i cambi appalto nel trasporto merci: sciopero e blocchi alla Bartolini per trasferimenti forzati di addetti a Bergamo. Temi: retribuzioni, tutele, contratti. Blocco prosegue fino a risoluzione.

Vertenza aperta sui cambi appalto per il trasporto merci, uno specifico casus belli a Liscate, dove su qualche decina di addetti pende la possibilità di un trasferimento quotidiano per l’attività lavorativa in una sede bergamasca: sciopero e blocco al polo di spedizioni della Bartolini, in via San Paolo della Croce, a Liscate. Non l’unico presidio in una giornata nera per lo storico gruppo di spedizioni e logistica: blocchi e manifestazioni si sono tenuti, sin dalla mattina, davanti a una quindicina di filiali del marchio, fra Milano e provincia. E quasi ovunque è stato blocco totale, monitorato, per tutto il giorno, dalle forze dell’ordine. I temi della giornata di protesta sotto l’egida dei siCobas, molteplici. In buona parte correlati al recente cambio ai vertici dello spedizioniere e a una serie importante di cambi appalto per il servizio trasporti.

A Liscate, su questo specifico tema, sono coinvolti una ventina di addetti. "I cambi sono stati numerosi negli ultimi mesi - spiega un referente dei Cobas - e comportano una serie di problemi gravi. I temi sono più di uno. Retribuzioni, tfr. In generale tutele. E il rischio del contratto individuale, con ipotesi, senza accordo, del sesto giorno di lavoro. Sono questioni che si trascinano da tempo. La giornata di oggi ha avuto una grande adesione. Non solo a Liscate, ma in tutte le filiali dove si stanno facendo i presidi". Su Liscate, l’ipotesi trasferimento. "Si parla di chiusura di una delle due filiali che si trovano qui, con trasferimento a Bergamo, in pullman, ogni giorno, di un grande numero di addetti. Un centinaio di persone, che vivono perlopiù in zona, hanno famiglie. Potrebbe scattare a ottobre". Il blocco prosegue. "A oltranza, sino a quando la Bartolini non prenderà seriamente in carico le problematiche dei suoi lavoratori". Qualche abboccamento nella giornata di ieri, ma nel tardo pomeriggio ancora nessuna schiarita. M.A.