
Dyana Morrone, una delle inquiline del civico 8 di via Dei Cinquecento
Milano - Spuntano appena dopo il tramonto. Centinaia di blatte giganti. "Si arrampicano sui muri, invadono i davanzali, entrano in casa. Siamo disperati". La voce è quella di Fabiola Proietto, trentaseienne, che quando deve andare a trovare sua madre e i suoi fratelli nell’alloggio Aler in cui vivono, in via Dei Cinquecento 8, al quartiere Corvetto, ha i brividi. "E succede tutti i giorni. Non ne possiamo più".
È portavoce dei familiari e degli altri inquilini del caseggiato. "Ho scritto all’Aler e al dipartimento d’igiene dell’Agenzia di Tutela della Salute: urge una deblattizzazione". La donna, che è cresciuta in quella casa, spiega che il problema esiste da anni. "Ma prima era sopportabile. D’estate, con il caldo, si manifestava. Ma ora è davvero un’invasione intollerabile. La mia famiglia è al piano terra, quindi facilmente raggiungibile dagli insetti, e deve tenere le finestre chiuse la sera e la notte. Nonostante questo gli scarafaggi entrano in casa. Spargiamo il veleno apposito e la mattina troviamo uno sterminio: tutti stecchiti in cortile e sul marciapiede. Ce ne sono a centinaia. Io devo fare lo slalom quando porto la mia bimba di 3 anni da mia madre e quando vado a riprenderla la sera, dopo il lavoro. Mi sembra di giocare alla battaglia navale: devo cercare di ‘toccare’ la casella giusta per non imbattermi in un groviglio nero. Sulla memoria del cellulare ho conservato tantissime foto, che ho scattato o che mi sono state inviate, ma non le apro quasi mai perché mi fanno ribrezzo".
Da dove arrivano, gli insetti? Secondo gli inquilini, dalle cantine che sono ad un livello interrato. Ma anche da un giardinetto, sempre interno al caseggiato Aler, che a quanto spiegano è sempre chiuso, non accessibile neppure agli abitanti. "Su questo giardino – aggiunge la trentaseienne – si affacciano le camere da letto. Non solo la mia famiglia ma anche altri inquilini devono fare le ispezioni in casa la sera, per controllare che non ci siano scarafaggi. È un incubo, che si aggiunge all’incuria generale del quartiere: dopo il mercato del martedì, per strada restano frutti marci e sporcizia. E anche questo sicuramente attira gli scarafaggi. Ho scritto due giorni fa ad Aler e all’Agenzia di Tutela della Salute: confido in una risposta rapida".