GIULIA BONEZZI e NICOLA PALMA
Cronaca

Travolge un'auto in viale Monza e scappa: Dragana, la vita spezzata dal pirata

Schianto nella notte di sabato, morta al San Raffaele giovane manager

Viale Monza, il luogo dell'incidente e la vitta Dragana Pecirep

Milano, 30 ottobre 2018 - I medici del San Raffaele hanno dichiarato la morte cerebrale alle 21 di domenica. Purtroppo, non c’è stato niente da fare per Dragana Pecirep, 35enne originaria di Sarajevo e amministratrice della società di organizzazione eventi Brievent srl ricoverata nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale. Il compagno, la figlia e gli amici hanno sperato per due giorni che potesse riprendersi, ma le gravissime ferite riportate sabato notte nel terribile incidente di viale Monza non le hanno lasciato scampo. Dragana era seduta sul lato passeggero della Lancia Y travolta da un Suv all’angolo con via Popoli Uniti e sbalzata contro una palina semaforica sul marciapiedi opposto. Il conducente del veicolo con targa ungherese, poi risultato affittato in leasing da una società, è scappato senza prestare soccorso, lasciando Dragana e l’amica 33enne al volante (ricoverata in condizioni non gravi alla clinica Città Studi) tra le lamiere dell’utilitaria.

Sabato sera quando ormai i ghisa dell’Unità interventi speciali gli erano addosso, il 35enne italiano E.S. ha telefonato alla centrale operativa della polizia locale per costituirsi: «Ero io alla guida del Suv». Interrogato dagli agenti, ha ammesso le sue responsabilità giustificandosi così: «Ho avuto paura e sono andato via». Con il decesso di Dragana la sua posizione si aggrava notevolmente: denunciato per omissione di soccorso e lesioni gravissime, ora gli investigatori gli contesteranno il reato di omicidio stradale. Le indagini, in realtà, non sono chiuse: c’era da chiarire l’eventuale ruolo giocato nella vicenda da un albanese, socio di E.S. nella società, che abita nello stabile di Agrate Brianza davanti al quale è stato ritrovato parcheggiato il Suv dello schianto. Perché l’auto era posteggiata lì? C’era anche lui in macchina con l’amico? L’ha aiutato in qualche modo? Interrogativi ancora senza risposta, per adesso. Intanto, il pm di turno ha disposto l’autopsia sul corpo di Dragana. Sulla pagina Facebook del compagno, un commercialista specializzato in contabilità aziendale, si sono moltiplicati ieri pomeriggio i messaggi di condoglianze da parte dei conoscenti della coppia.

Dragana era molto conosciuta come organizzatrice di eventi in location prestigiose quali il Teatro dal Verme e gli Arcimboldi: proprio la scorsa settimana aveva gestito il servizio catering per lo spettacolo «Rocky Horror Show» di Claudio Bisio (sul sito di Brievent campeggia una foto in bianco e nero di Dragana sorridente di fianco allo showman). Una vita di successo, dopo l’adolescenza difficile passata sotto le bombe del conflitto in ex Jugoslavia. Una vita spezzata dalla sciagurata manovra di E.S., che non ha dato precedenza col suo Suv alla Lancia Y che viaggiava in direzione periferia e l’ha travolta a velocità sostenuta.