
Milano - Il corridoio incendiato è ancora inaccessibile, protetto da una lastra. Attorno, i muri sono anneriti. Gli inquilini degli appartamenti off-limits restano alloggiati provvisoriamente in stanze d’albergo ("versando una cifra simbolica", fanno sapere) oppure ospitati da parenti o amici. Questa la fotografia di via Rilke 6 nel quartiere di Ponte Lambro, caseggiato del comune gestito da MM, a quasi un mese dall’incendio di Ferragosto, con tutta probabilità doloso, che aveva intossicato lievemente 26 persone tra cui bambini piccoli.
Ieri mattina gli abitanti si sono radunati all’ingresso per il presidio organizzato da Uniat, Unione nazionale inquilini ambiente e territorio, del sindacato Uil: "Chiediamo interventi rapidi e risposte. Ci sono 7 famiglie sfollate, alcune con disabili a carico". Tra chi è fuori casa, Grazia Tura, di 74 anni, e il marito Calogero Sanfilippo, di 83, sposati da 55 anni e in via Rilke da 35.
"Viviamo qui - racconta lei -, con un contratto di affitto regolare (altre famiglie, invece, risultano occupanti senza titolo, ndr). La sera dell’incendio eravamo in Sicilia. Non abbiamo potuto ancora rimettere piede in casa, fortuna che avevamo con noi le valigie. Ma i disagi sono tanti. Abbiamo una figlia disabile, ricoverata in una struttura, e avere la casa inagibile complica le nostre giornate". Calogero controlla le finestre con i vasi di fiori ed è grato alla vicina del piano di sopra "perché dall’alto innaffia le nostre piante. MM ci ha fatto sapere che i lavori nel nostro corridoio partiranno il 24 settembre. Speriamo di poter rientrare a casa il prima possibile". Gabriele Ghezzi, coordinatore generale di Uniat-Area metropolitana Milano, evidenzia che "siamo qui per denunciare l’insensibilità e l’inadeguatezza politica e gestionale di Comune ed MM. Gli inquilini sono stati abbandonati e aspettano risposte dopo 24 giorni. Finora sono stati loro a pulire e imbiancare gli spazi comuni. Chi è in albergo versa ‘un obolo’. Le famiglie non hanno neppure potuto recuperare oggetti dagli appartamenti. Neanche i libri di scuola".
In un volantino di Comune e MM appeso nel caseggiato, però, si evidenzia che "subito dopo l’incendio sono stati eseguiti i primi interventi di pulizia. C’è stata una prima rimozione dei residui dei fumi nei diversi piani (ad eccezione del corridoio sotto sequestro). È stata eseguita la perizia statica e sono ancora in corso stime dei costi di bonifica e ripristino. Dopo il dissequestro dell’area incendiata, avvenuto il 7 settembre, verranno completate le perizie tecniche e assicurative necessarie per l’avvio dei lavori. La prima attività sarà quella di bonifica e sanificazione". Quando? "Entro fine mese, in tutti i corridoi del civico 6". Intervenuti ieri anche Stefano Bolognini, assessore regionale allo Sviluppo Città Metropolitana ("Soprattutto in certi quartieri c’è forte degrado e manca un presidio dei servizi sociali, in capo al Comune") e Oscar Strano, presidente del Consiglio di Municipio 4 ("Il Comune manca di visione su Ponte Lambro. È il momento di sanare la situazione di degrado e abbandono che dura da troppi anni").