Melzo – Forse un guasto a una canna fumaria, parte una scintilla, si scatena l'inferno: in fiamme in appartamento in un complesso ristrutturato nel cuore del centro storico, a Melzo un pomeriggio di fuoco, fumo e trambusto. Il bilancio, danni, importanti, a parte, poteva essere più pesante. Nell'alloggio, numerosi locali e sottotetto all'ultimo piano di un complesso di corte in via Agnese Pasta, si trovavano al momento dell'allarme una donna e una ragazza, forse madre e figlia, la giovane, peraltro, con problemi di mobilità e stampelle. Sono state immediatamente, e prima che le fiamme avvolgessero le stanze, prelevate e condotte in sicurezza dagli agenti di Polizia Locale. Nelle ore successive le operazioni di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco di Gorgonzola, sotto gli occhi di molti cittadini, difficoltose per via delle travi di legno del sottotetto, che hanno favorito il divampare del fuoco. Sul posto vari mezzi dei pompieri, gli agenti di Polizia Locale al comando di Antonino Marsala, la Protezione civile, mezzi di soccorso.
Semi distrutto l'appartamento dove si è scatenato il rogo e la porzione interessata del tetto, indagini in corso su alcuni alloggi limitrofi, numerosi residenti evacuati. Alcuni di loro, con ogni probabilità, potranno rientrare in casa solo a perizie ultimate e sicurezza ripristinata. Sulle cause del disastro solo ipotesi, la più accreditata quella di una scintilla sprigionatasi dalla canna fumaria. Ha assistito alle operazioni di spegnimento il sindaco Antonio Fusè, "sono venuto qui immediatamente - spiega - per verificare innanzitutto che non vi fossero feriti, come pare". Il luogo dell'incendio particolarmente critico, a ridosso di una via stretta dove si affacciano abitazioni, negozi, uffici e, "a parete", la biblioteca comunale.