
Ieri pomeriggio l’incendio in una camera al primo piano dell’hotel Longorbardo, a Trezzo, ha fatto temere il peggio. Invece i vigili del fuoco sono riusciti a circoscrivere le fiamme, mentre gli ospiti della struttura, una trentina di persone quasi tutte straniere, sono stati evacuati. Solo per un uomo, "ma per precauzione" chiariscono gli investigatori, si è reso necessario il passaggio in ospedale: aveva respirato fumi durante le prime fasi del rogo. Sull’episodio indagano i carabinieri di Pioltello.
Secondo la prima ricostruzione dei fatti sarebbe successo tutto per cause accidentali: l’innesco in un vecchio televisore ancora a tubo catodico, l’ipotesi è il corto circuito. In quel momento in stanza non c’era nessuno. Il cliente che la occupa era uscito, lasciando tutto in ordine. A chiedere aiuto sono stati i vicini di stanza, allarmati dall’odoraccio che si sprigionava e dal fuoco. I soccorsi sono stati immediati. Tre squadre di pompieri hanno spento il rogo, e ora per i proprietari è il momento della conta dei danni.
È il secondo incendio registrato in due giorni nel raggio di pochi chilometri. Venerdì sera, a Cassina de’ Pecchi, le fiamme sono divampate in una palazzina in via Trento. Solo la prontezza di un cittadino ha evitato il peggio: Pietro Itta era a cena da una famiglia che abita nel condominio e ha aiutato un anziano a uscire dall’abitazione ormai in fiamme. Il Comune lo insignirà di una benemerenza.
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