Garbagnate, appiccano il fuoco nell’ex ospedale e si riprendono: denunciati due giovanissimi

Sui cellulari c’erano foto e video della loro “impresa”. È il terzo rogo in poche settimane nell’ex nosocomio

Sono intervenuti i pompieri sull'incendio all'ex ospedale di Garbagnate

Sono intervenuti i pompieri sull'incendio all'ex ospedale di Garbagnate

Garbagnate Milanese (Milano) – Incastrati dai video che avevano realizzato con i loro smartphone mentre imbrattavano con graffiti i muri e appiccavano le fiamme in una delle stanze del primo piano dell’ex ospedale di Garbagnate Milanese. Video che probabilmente avrebbero mostrato ai loro amici vantandosi della loro bravata o forse pubblicato persino sui social. Ma non hanno avuto il tempo di farlo, perché sono stati fermati e denunciati dai carabinieri per concorso in danneggiamento seguito da incendio.

A finire nei guai due ragazzi italiani residenti nell’hinterland milanese, di 18 e 19 anni, entrambi incensurati. È successo lunedì pomeriggio. Intorno alle quattordici alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Milano è arrivata la segnalazione dell’ennesimo incendio all’interno dell’ex ospedale Santa Corona di via Forlanini, chiuso nel 2015, da anni dismesso e abbandonato. Da una delle finestre del primo piano uscivano fiamme alte e una colonna di fumo nero. Sul posto sono intervenuti alcuni mezzi dei pompieri e due pattuglie dei carabinieri della locale stazione.

Mentre i pompieri erano impegnati a domare le fiamme, i carabinieri hanno controllato la zona e rintracciato i due giovani che si erano rifugiati in un padiglione poco distante da quello dove avevano appiccato il rogo. Sono stati fermati e perquisiti: nello zainetto custodivano accendini e bombolette di vernici spray che avevano usato poco prima per innescare l’incendio. Ma anche un paio di coltellini. In mano avevano invece i cellulari sui quali sono stati trovati numerosi video da loro registrati in cui si riprendevano.

I due piromani sono stati portati in caserma, identificati e denunciati in stato di libertà. I telefoni cellulari e il materiale rinvenuti sono stati sequestrati, mentre i locali completamente distrutti dalle fiamme sono stati dichiarati inagibili. Per fortuna non c’è stato nessun ferito. Al momento non risulta che siano i responsabili anche dell’incendio che si è verificato nella notte tra martedì 25 e mercoledì 26 aprile, anche in questo caso di sicura origine dolosa. Ma le indagini continuano. 

L’ex nosocomio è frequentato da senzatetto che bivaccano e occupano le stanze anche nelle ore serali e notturne, oltre che da vandali e da piromani. Quello di lunedì 1° maggio è stato il terzo rogo in poche settimane. Più grave l’incendio a febbraio del 2021 quando alcuni ragazzini appiccarono le fiamme all’interno della chiesetta: in quell’occasione le immagini, riprese con un telefono e postate su Instagram, diventarono virali.

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