
Scuole in balìa di regole ballerine
Milano - "Tra nuove circolari ministeriali e dietrofront a distanza di 24 ore, a farne le spese sono sempre i bambini". Parlano alcuni genitori della scuola primaria Brocchi dell’Istituto comprensivo Riccardo Massa di via Quarenghi 12, zona Gallaratese, che si sono ritrovati a dover gestire "il balletto delle quarantene", come lo definiscono, dopo che in una classe di seconda è emerso un caso positivo al virus.
"I nostri figli di sette anni sono finiti nel limbo, perché le regole sono cambiate due volte in una manciata di giorni. Un problema anche per le famiglie, che hanno dovuto riorganizzare la giornata lavorativa. Domani (oggi per chi legge, ndr) scadrà la quarantena. Ci auguriamo di non dover affrontare di nuovo una situazione del genere, gettati nella confusione più totale". Mamme e papà spiegano il fatto: "Domenica 28 abbiamo saputo che un alunno era risultato positivo al Covid. L’ultimo contatto con i nostri figli era stato giovedì 25. Come da prassi, i nostri bambini hanno effettuato il tampone, risultando tutti negativi tra domenica e lunedì. Ergo, martedì sono rientrati a scuola (tranne, naturalmente, l’alunno affetto dal virus)".
Infatti, la regola prevedeva niente Dad ma lezioni in presenza per i negativi, in caso di un solo allievo contagiato. Sembrava tutto risolto, finché la situazione proprio in quelle ore è stata ribaltata da una nuova circolare congiunta del Ministero della Salute e dell’Istruzione, che ha previsto l’ipotesi di didattica a distanza anche con un solo caso di positività al coronavirus. "Quindi, da mercoledì, per i nostri figli è stata disposta la dad. Così è stato fino a venerdì", continuano i genitori, che mostrano anche la comunicazione formale inviata alle famiglie da Ats: figli "posti in quarantena per almeno dieci giorni, a partire dal 25 novembre, con isolamento domiciliare fiduciario in quanto contatto stretto di paziente Covid-19". Ed è toccato organizzarsi per tenere i bambini (negativi) a casa, alla luce delle nuove disposizioni. Disposizioni che però, nell’arco di poche ore, sono diventate "vecchie", superate da un’ennesima circolare che ha ripristinato le regole di prima. Allora, dietrofront: niente più Dad in caso di un solo alunno contagiato in classe. "Per il sistema integrato di istruzione 0-6 anni - si legge - dovrà essere comunque garantita la didattica in presenza per coloro che non rientrano nei provvedimenti di quarantena disposti dall’autorità sanitaria". "Peccato che i nostri figli fossero già in quarantena e che l’Ats non li abbia svincolati, dopo la nuova circolare. Ufficialmente, fino al 5 dicembre sono costretti a stare a casa". Una situazione simile è stata segnalata anche alla scuola media Saba, a Bruzzano, "ma dopo la circolare-dietrofront, i nostri figli sono rientrati in classe", spiegano mamme e papà.
Sul caos e le regole “ballerine“ intervengono anche i presidi: "Troviamo sconcertante che una nota sottoscritta da due Ministeri sia sospesa dopo neanche 24 ore – dice Antonello Giannelli, presidente dell’Anp –. Ai dirigenti e al personale delle scuole, che hanno fatto ben più di quanto dovessero, non si deve più chiedere di sostituirsi ai funzionari dei dipartimenti di prevenzione".