BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Inaugurata l’elementare dei sogni. Attesa da 13 anni, ha già dei guai: "Un giorno storico per Grezzago"

Il sindaco Lino Pulici: "I problemi non mancano. A causa delle infiltrazioni abbiamo dovuto spostare la mensa nelle aule e a breve dovremo risolvere altri guasti tecnici". Ma per 170 bambini inizia una bella avventura.

Inaugurata l’elementare dei sogni. Attesa da 13 anni, ha già dei guai: "Un giorno storico per Grezzago"

Il sindaco Lino Pulici: "I problemi non mancano. A causa delle infiltrazioni abbiamo dovuto spostare la mensa nelle aule e a breve dovremo risolvere altri guasti tecnici". Ma per 170 bambini inizia una bella avventura.

Taglio del nastro della nuova scuola, a Grezzago, la campanella suona alle elementari dei sogni ideate nel 2011 e arrivate in porto solo adesso: la prima pietra fu posata nel 2019. "Un giorno storico", dice il sindaco Lino Pulici, anche se i problemi non mancano. "A causa delle infiltrazioni abbiamo dovuto spostare il refettorio nelle aule e a breve dovremo risolvere altri problemi tecnici, abbiamo già fissato un incontro con la società costruttrice - aggiunge il primo cittadino -. Siamo riusciti a inaugurare, dopo aver risolto perdite d’acqua importanti: per passare dalla vecchia alla nuova scuola, dove i due tetti si toccano, serviva l’ombrello".

Nonostante tutto, per i 170 bambini dell’istituto di via Galilei comincia un nuovo capitolo. Anche l’altro edificio, al centro di un restyling per renderlo più confortevole, resterà ancora in servizio. Le nuove aule progettate prima dell’inverno demografico erano state messe in cantiere per tenere il passo con le previsioni di crescita della popolazione. Costo iniziale, 2,8 milioni. Ma il Comune non aveva sborsato un soldo: l’opera, infatti, è stata pagata in cambio di un nuovo insediamento dalla cartiera Pro-Gest. Poi, le lungaggini legate a problemi strutturali e quindi economici.

Anche il maltempo ci aveva messo lo zampino, tre anni fa forti temporali avevano portato all’accumulo di acqua all’interno delle classi già rifinite ed era stato necessario rimettere mano a controsoffitti e pareti. A limitare in parte i danni, la posa del cellophane negli spazi delle finestre al primo piano, una soluzione che non era stata adottata al piano terra, dove era finito tutto a mollo. Intoppi che si sono verificati più volte. L’anno prima, una forte nevicata aveva provocato preoccupazione per la struttura in legno. Fra disguidi e interventi in corso d’opera, i tempi si sono dilatati oltre ogni previsione. Restano però valide le scelte di fondo all’insegna della sostenibilità, fra materiali “verdi” e grandi vetrate incaricate di regalare ogni giorno agli alunni il massimo del comfort e della luminosità. Elementi ribaditi durante la cerimonia alla quale hanno partecipato la preside Gabriella Sesana, l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi e la coordinatrice del plesso Tiziana Blasi.