MAURIZIO
Cronaca

In zona Romolo tra verdi giardini, Canti Orfici e il mito di Ondina Valla

L'articolo narra di una passeggiata attraverso le strade di Milano, ricche di storia e cultura. Si fa tappa in un'edicola smobilitata, si visita una libreria con rare edizioni e si conclude con una merenda in un locale del quartiere.

Cucchi

Via Ondina Valla! Chissà in quanti sapranno ancora chi era stata… All’anagrafe era Trebisonda Valla, detta Ondina (1916-2006), e fu una grande atleta, addirittura campionessa olimpionica degli 80 metri ostacoli a Berlino nel 1936: prima donna italiana a vincere l’oro olimpico. Una leggenda! Mi muovo un poco nella zona, che è quella universitaria dello Iulm, vedo una bancarella con abiti femminili, l’autobus 325 che porta a Corsico e sono già in viale Cassala, strada dominata da un grande scorrere di macchine e dalla filovia, ma anche rinverdita dai molti alberi. Un paesaggio decisamente urbano, si capisce, dove noto un malinconico praticello verde e anche un’edicola, ahimè, smobilitata. Ma io decido di immettermi subito sul viale Romolo, faticando ad attraversare la strada, perché il semaforo verde dura pochi secondi… Ampio spazio e palazzoni, certo, ma a catturarmi sono ben presto le molte vetrine del Libraccio, dove decido subito di entrare in esplorazione. E sarà un giro davvero gratificante. Infatti, tra le innumerevoli offerte presentate, mi affaccio a uno scomparto dove spiccano antiche edizioni di capolavori, persino un "Ossi di seppia" di Montale, terza edizione, un "Parole" di Saba del ‘31, entrambi pubblicati da Carabba.

E addirittura l’edizione originale,1914, dei "Canti orfici" di Dino Campana! Più a mio agio non potrei sentirmi e vengo poco dopo anche coinvolto nel mio modesto narcisismo davanti a uno scaffale di poesia, dove trovo la prima edizione del mio libro d’esordio (a un prezzo ragionevolissimo) che mi affretto ad acquistare! Esco dunque ben soddisfatto e sicuro che farò presto una nuova visita a questo Libraccio. Altro verde mi sorprende lì di fronte, ed è, in via Crollalanza, il giardino del Micronido d’infanzia. A questo punto penso che la mia gita abbia avuto in ottimo esito, oltretutto imprevisto. Lì sull’angolo di viale Cassala, noto un discreto locale, dove subito entro per una semplice merenda ristoratrice.

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