In trasferta da Robecco a Pavia Arrestato topo d’appartamento

Aveva appena svaligiato un’abitazione con un complice. Recuperata la refurtiva: oro. e abiti griffati per 8mila euro

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di Stefano Zanette

Sono due 23enni, uno nato in Francia e residente a Robecco sul Naviglio, l’altro residente a Brugherio (Milano) ma domiciliato a Collegno (Torino), i ladri artestati a Pavia subito dopo un furto in appartamento. Due vicini si sono accorti dei movimenti sospetti e hanno chiamato la polizia. L’allarme alla sala operativa della Questura pavese è arrivato poco prima delle 20 di domenica. Uno dei vicini di casa ha anche fornito indicazioni su una Bmw nera con a bordo il “palo“ che attendeva i complici mentre svaligiavano un appartamento al civico 222 di via dei Mille. Una Volante ha notato l’auto che si allontanava a forte velocità, inseguita da un secondo equipaggio che l’ha intercettata in via XXV Aprile. L’automobilista, solo a bordo, ha abbandonato la Bmw ed è sparito nel nulla scavalcando un cancello.

Nel frattempo l’altra Volante si è portata in via Dei Mille, dove l’altro vicino di casa stava tenendo d’occhio, a distanza ma senza perderli di vista, i due ladri usciti dall’appartamento con altrettanti borsoni. I due sono stati intercettati poco lontano dalla polizia e arrestati. Con la perquisizione, i poliziotti hanno trovato tre orologi, monete cinesi da collezione, un anello e due catenine d’oro oltre ad altra bigiotteria.

Intanto sono arrivati anche i padroni di casa, tre cinesi che sono poi andati in Questura per riconoscere la refurtiva. Lì è stata anche portata la Bmw abbandonata dal “palo“ con documenti intestati a parenti di uno dei due fermati. L’auto è risultata intestata a una residente ad Aprilia (Latina). La stessa auto era stata già controllata dai carabinieri di Abbiategrasso a inizio aprile, con a bordo uno dei due giovani ora arrestati. Su indicazione del residente che aveva visto i due nascondere le borse col bottino, la polizia le ha recuperate nascoste tra le siepi di una concessionaria d’auto con il resto della refurtiva: capi d’abbigliamento e scarpe di marca per oltre 8mila euro. In Questura i due hanno dato in escandescenze, finendo accusati, oltre che di furto aggravato in concorso, anche di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

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