
MILANO
Venti indagati e altri cinque nuovi identificati tra gli autori dello stupro in piazza Duomo avvenuto la sera di Capodanno. Solo fra venticinque giorni si conosceranno le motivazioni del Riesame che ha respinto il ricorso della difesa, e confermato quindi l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Abdallah Bouguedra, 21enne di Torino fermato il 12 gennaio con l’accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e lesioni nell’inchiesta sulle aggressioni e abusi di almeno 11 vittime in cinque episodi distinti. La difesa, col legale Stefano Comellini, aveva chiesto per il giovane gli arresti domiciliari, ma i giudici (presidente del collegio Alessandra Galli) hanno confermato la misura cautelare emessa dal gip Raffaella Mascarino, su richiesta dell’aggiunto Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo nelle indagini della Squadra mobile milanese. É stata fissata al 7 febbraio, intanto, anche l’udienza al Riesame per discutere il ricorso della difesa del 18enne egiziano Mahmoud Ibrahim, l’altro ragazzo fermato il 12 gennaio.
A suo carico il gip Mascarino aveva riconosciuto i "gravi indizi" per il caso degli abusi su quattro ragazze vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II e della rapina ai danni di una di loro. Per il giudice, invece, non erano sufficienti gli elementi probatori per l’episodio dello stupro della 19enne e della violenza sulla sua amica. Per quest’ultima contestazione ha fatto ricorso anche la Procura e l’udienza del Riesame su questo punto si terrà il 21 febbraio.
Intanto le indagini proseguono con l’identificazione di altri giovani presenti quella notte e sarà poi necessario ricostruire attraverso testimonianze e frame delle telecamere quale ruolo ha avuto specificamente ogni ragazzo presenta sulla piazza, in tutto erano almeno una trentina. Gli investigatori di Milano hanno fatto rogatoria per acquisire le testimonianze delle giovani tedesche che per prime hanno presentando denuncia scoperchiando il vaso degli orrori consumati quella notte.
Anna Giorgi