LAURA LANA
Cronaca

In monopattino urta un’auto e cade. Ventenne in prognosi riservata

Sesto San Giovanni, il ragazzo è ricoverato al Niguarda con gravi traumi al volto, alla testa e al torace

Il ragazzo rimasto ferito nella caduta è tenuto sedato in terapia intensiva

Il ragazzo rimasto ferito nella caduta è tenuto sedato in terapia intensiva

È ricoverato in grave condizioni il 20enne che mercoledì sera è caduto rovinosamente a terra, mentre viaggiava in monopattino. Da una prima ricostruzione, effettuata dalla polizia locale, il giovane si sarebbe scontrato con un’automobile all’altezza di via General Cantore. L’impatto è stato violento e il conducente del mezzo elettrico, dopo essere stato stabilizzato sul posto dai soccorritori del 118, è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Niguarda di Milano. Ancora ieri sera la prognosi restava riservata. Il ragazzo, nell’incidente, ha riportato gravi traumi al volto, alla testa e al torace. È stato ricoverato in terapia intensiva ed è tenuto sotto sedazione farmacologica: al momento i medici non hanno previsto di intervenire chirurgicamente.

L’impatto è avvenuto intorno alle 23, quando il monopattino guidato dal giovane – che forse stava procedendo con alcune manovre a zig zag – è entrato in collisione con un altro veicolo. Le circostanze esatte dello scontro sono ancora sotto esame da parte della polizia locale di Sesto San Giovanni, intervenuta sul posto per i rilievi. A terra gli agenti hanno ritrovato due codici fiscali. Ancora ieri sera non era stato possibile identificare con esattezza la vittima né accertare se ci fosse un secondo passeggero oppure un terzo soggetto rimasto coinvolto nel sinistro. Ogni mese sono diverse le sanzioni che i ghisa elevano nei confronti di chi guida il monopattino non rispettando le norme del codice della strada. Prescrizioni che a Sesto erano state introdotte già tre anni fa con l’ordinanza firmata dal sindaco Roberto Di Stefano, che regolava la velocità massima ammessa dalla micromobilità elettrica e obbligava all’uso del casco.

Una decisione presa dopo la morte del 13enne Fabio Mosca, avvenuta il 30 agosto 2021 a causa di una caduta mentre viaggiava sul monopattino di un suo amico sulla pista ciclabile di viale Gramsci. L’urto con il cordolo era stato fatale e l’adolescente era morto sul colpo. "Sono orgoglioso che il Governo abbia riconosciuto l’efficacia e la validità di quell’ordinanza, nata dall’esigenza di garantire sicurezza ai nostri ragazzi e a tutti gli utilizzatori dei monopattini elettrici", ha commentato Di Stefano due settimane fa rispetto all’entrata in vigore del nuovo codice della strada voluto dal ministro Matteo Salvini.