In manette il pusher di supercoke

In manette il pusher di supercoke

In manette il pusher di supercoke

Il metilenediossipirovalerone è una sostanza psicoattiva che genera effetti stimolanti e modifica le percezioni sensoriali. L’acronimo della formula chimica, Mdpv, si trasforma nel gergo dei pusher in Supercoke o Magic. Martedì pomeriggio, un trentaquattrenne che di professione fa il medico ne ha acquistati 1,1 grammi da uno spacciatore della Bovisa, ma dopo poche centinaia di metri percorse al volante della sua auto ha consegnato spontaneamente la dose agli agenti della Squadra mobile, che da ore stavano tenendo d’occhio lo stabile di via Candiani in cui vive (e smercia droga) un quarantatreenne già arrestato a marzo. Così gli specialisti di via Fatebenefratelli, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Michele Scarola, hanno ammanettato per la seconda volta in tre mesi il pusher e segnalato alla Prefettura (e al suo ordine professionale) il camice bianco acquirente. Non basta. Sì, perché l’operazione-lampo, generata da una segnalazione sullo spacciatore recidivo, ha portato al sequestro di un vero e proprio bazar delle sostanze chimiche che provocano sballo. Quando è stato bloccato in strada, il quarantatreenne aveva nelle tasche venti bustine di mefedrone del peso di 30 grammi, un bilancino di precisione e 275 euro. I controlli sono proseguiti all’interno dell’appartamento: lì i poliziotti hanno trovato altri 133 grammi di anfetamine (80 di mefedrone, 50 di Mdpv e 3 di ethylpentedrone), 4 di ketamina e 10 di ecstasy.

Fantasiosi gli "imboschi" per la droga: nelle solette di un paio di scarpe, in una cassetta di sicurezza e dietro una finta presa elettrica in camera da letto. Non è finita: in cantina, gli agenti hanno scovato quattro flaconi di Ghb per un peso di tre chili, un altro bilancino e 200 euro. L’uomo è stato portato a San Vittore.

N.P.

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