BARBARA CALDEROLA
Cronaca

In cerca di bombe e antichi reperti. Poi via ai lavori per la “bretella“

Vaprio, esperti militari e un’archeologa impegnati nelle verifiche prima degli scavi

In cerca di bombe e antichi reperti. Poi via ai lavori per la “bretella“

In cerca di bombe e antichi reperti. Poi via ai lavori per la “bretella“

Gli esperti sono alla ricerca di possibili bombe nella “pancia“ di Vaprio che potrebbero trovarsi lì dalla fine della seconda guerra mondiale. Con loro c’è anche un’archeologa per verificare che lungo il tracciato della nuova bretella taglia-traffico non ci siano importanti vestigia. Se non si troverà nulla, a maggio le ruspe si metteranno al lavoro per realizzare la nuova Tangenziale Nord, cantiere atteso da più di 20 anni. Un sogno per quanti sperano di liberare il borgo dai camion: "Non siamo un centro che genera code, ma come tutti i paesi con un ponte sul fiume, le attiriamo", spiega il vicesindaco Paolo Margutti. È lui che ha condotto in porto il dossier, un progetto accarezzato dalle amministrazioni che si sono passate il testimone dallo scoccare del nuovo millennio.

La futura infrastruttura lungo la Sp 525 è un altro tassello del sistema viabilistico sognato da tutti sulle rive dell’Adda. L’investimento per tagliare il traffico parassita sarà di 2,6 milioni, la Regione ha accantonato per l’opera, che considera essenziale "per migliorare il collegamento strategico Milano-Bergamo", 1,72 milioni, ma i costi anche in questo caso a causa del rincaro dei materiali degli ultimi anni sono lievitati, e quello che manca, 900mila euro, per arrivare al necessario lo metterà il Comune. Il by-pass è il secondo pezzo del piano, dopo la correzione della strozzatura medievale sul viadotto inaugurata tre anni fa, prima dell’intervento c’era un serpentone di macchine in fila ogni giorno al semaforo per cinque minuti da una parte e dall’altra del fiume. Un imbuto soprattutto nelle ore di punta con automobilisti a sgranare il rosario in attesa di imboccare il cavalcavia, 19mila mezzi al giorno.

Il nuovo tratto in programma "salterà la provinciale". La prima volta che è comparso sulle cartine dell’amministrazione era il 2003. Il vecchio progetto era nato per fare fronte all’espansione edilizia e al viavai fra le due rive che in città ha uno dei pochi passaggi a disposizione. Lo sblocco delle risorse, poco più di un anno fa, era stato uno snodo fondamentale e dalle parole si era passati ai fatti. La grande opera è stata “licenziata“ nel bilancio a fine dicembre, pezzo di pregio di un piano di investimenti da 12 milioni.