
Un aereo C-130J della 46a dell'Aeronautica
Alle 7:30 di questa mattina, mentre l’Italia ancora dormiva, un C-130J della 46a Brigata Aerea di Pisa si alzava in volo portando con sé la speranza di una famiglia. A bordo, due gemelli di appena otto mesi, affetti da una grave patologia che richiedeva cure immediate e specialistiche che solo l’Ospedale Pediatrico “Vittore Buzzi” di Milano poteva garantire.
Non è solo una storia di efficienza militare, ma un racconto che parla di umanità. Alla madre dei due piccoli, otto mesi di vita appena trascorsi insieme, i medici dell’Azienda Ospedaliera “Luigi Vanvitelli” di Napoli hanno spiegato che i suoi bambini hanno bisogno di cure che lì non possono ricevere.
È in momenti come questi che l’Italia mostra il suo volto migliore. La Prefettura di Napoli non ha esitato un secondo: la richiesta d’intervento è partita immediatamente e l’Aeronautica Militare ha risposto con quella prontezza che fa la differenza tra la vita e la morte.
Il C-130J non è solo un aereo: è un ospedale volante, attrezzato appositamente per questa missione di vita. L’équipe medica napoletana ha accompagnato i piccoli in ogni momento del viaggio, mentre l’ambulanza era pronta a bordo per garantire continuità assistenziale. Alle 13, il velivolo è atterrato a Milano Linate. Oggi, i gemelli hanno iniziato il loro percorso di cure a Milano.
Questi interventi dell’Aeronautica Militare non sono eccezioni, ma la regola di un servizio che funziona 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Ogni volta che una famiglia italiana si trova in difficoltà, quando il tempo diventa nemico e la distanza un ostacolo insormontabile, i militari sono pronti a volare.