In bici in ufficio e all’università La super ciclabile passerà di qui

Percorso di 750 chilometri per attraversare l’hinterland e legarsi alle green-way lombarde

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di Barbara Calderola

Entro un anno il 20% degli spostamenti interni sarà a due ruote e pure uno su dieci di quelli fra comuni. In classe, in ufficio e in fabbrica si andrà pedalando. Se la stima dell’ex provincia si rivelerà esatta, Trezzo potrà finalmente tirare il fiato: 700mila passaggi dei 7 milioni in un anno che fanno del traffico parassita nella perla dell’Adda il problema più grosso, balzeranno in sella con un taglio notevole di smog e polveri sottili.

Un sogno al quale la città si aggrappa con tutte le forze e per realizzarlo entra in "Cambio", il progetto Biciplan di Città Metropolitana che parte proprio dall’Adda-Martesana. Le prime due linee delle nuove autostrade verdi, 750 chilometri di piste per attraversare in lungo e in largo l’hinterland e collegarsi alle green-way lombarde, vedranno la luce proprio in questo spicchio di territorio entro l’estate prossima. La prima si chiama linea 6 ed è la Milano-Segrate Idroscalo via Rivoltana, la seconda invece è la 4, Vimodrone-Cernusco-Cassina de’ Pecchi,-Trezzano Rosa-Grezzago, la grande arteria ciclabile giungerà a Trezzo incrociando l’autostrada verde dell’Adda. Tutto a meno di un chilometro dall’80% dei servizi essenziali: scuole, imprese, ospedali, metro, bus, treni per garantire una copertura totale. "Non potevamo che partecipare a un’azione che integra tutela ambientale, sicurezza, sviluppo economico e benessere generale cambiando il modo di spostarsi grazie al collegamento fra super-corridoi ciclabili e piste comunali", dice il sindaco Silvana Centurelli (nella foto). L’infrastruttura è di ultima generazione, la rete infatti sarà dotata di fibra ottica per soluzioni smart come l’illuminazione a basso impatto, i lampioni si accenderanno al passaggio dei ciclisti e si ricaricheranno di giorno, ci saranno display per informazioni e parcheggi e stazioni per le bici lungo il percorso. "La mobilità è un ambito che un singolo comune non può affrontare da solo – sottolinea il primo cittadino – è fondamentale allargare lo sguardo per costruire sinergie strategiche. Questo piano è un salto di qualità importante per i 133 i centri di Città Metropolitana". Fra gli obiettivi del progetto non c’è solo la riduzione delle emissioni e delle code ma anche la sicurezza stradale, biker e automobilisti infatti non dovranno più condividere lo stesso percorso.

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