In auto con anabolizzanti e un’arma carica

Via Chiesa Rossa, arrestato venticinquenne incensurato: sequestrati 1.500 flaconi di sostanze dopanti. Ritirati un fucile e tre pistole

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Scatole di cartone piene di anabolizzanti. Una pistola carica sotto il sedile. E un arsenale in casa, sì parzialmente giustificato da un porto d’armi per uso sportivo ma comunque non custodito in maniera corretta e con munizionamento in eccesso rispetto a quanto consentito. È ancora tutta chiarire la vicenda che ha coinvolto tre giorni fa un venticinquenne incensurato, e certamente gli approfondimenti investigativi si concentreranno soprattutto su quel maxi carico di sostanze dopanti: cosa doveva farci? A chi era destinato? L’aveva appena ricevuto o l’aveva messo in macchina per trasportarlo altrove?

Per adesso, stiamo alla prima parte della storia, che inizia alle 18 di domenica. Gli agenti di una Volante dell’Ufficio prevenzione generale della Questura notano un’auto ferma in via Chiesa Rossa e decidono di controllare il ragazzo che si trova al posto di guida: l’attenzione dei poliziotti viene subito attirata dagli scatoloni sui sedili posteriori. All’interno ci sono 1.600 flaconi contenenti vari tipi di sostanze: ci sono confezioni di Sustanon, steroide utilizzato per aumentare il livello di testosterone, e di drostanolone, uno steroide anabolizzante androgeno. Di più: sotto il sedile, gli investigatori di via Fatebenefratelli scovano una Tx4 Beretta con due caricatori. Dalle verifiche in banca dati, emerge che il venticinquenne ha sì il porto d’armi, ma solo per uso sportivo; di conseguenza, il titolare di quella licenza non può uscire di casa con l’arma carica, se non per recarsi al poligono. A quel punto, la perquisizione si estende all’abitazione del ragazzo, che si trova a pochi passi dal luogo in cui era parcheggiata la macchina: lì gli agenti ci trovano un fucile a pompa sotto un cuscino del divano del soggiorno, e due pistole Glock; il tutto non custodito in un armadietto blindato, come prescrive la legge.

A valle degli accertamenti, scattano le manette per il porto abusivo dell’arma e la denuncia a piede libero per l’omessa custodia delle armi in casa, per il numero di munizioni superiore al consentito e per il possesso degli anabolizzanti. Le violazioni su pistole e fucili (ritirati e sequestrati) sono state comunicate agli specialisti della polizia amministrativa, che ora valuteranno le sanzioni da comminare.

Nicola Palma

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