In 200 scioperano fuori dalla Bartolini

Due gli stabilimenti a Liscate. Al centro rivendicazioni contrattuali per i dipendenti e più trasparenza sugli autisti in appalto

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di Monica Autunno

Le file di camioncini rossi a motore spento sul viale esterno, rosse le bandiere di Filt Cgil e le divise, sciopero per duecento, impiegati e autisti, dipendenti ed esterni, davanti alle due filiali della Bartolini Spedizioni di Liscate.

È il primo sciopero unitario dei lavoratori dello spedizioniere da molti anni a questa parte, "forse, addirittura, non ve n’erano mai stati prima". Al centro della protesta rivendicazioni contrattuali per i dipendenti e istanze di trasparenza sugli autisti in appalto. Braccia incrociate, senza blocco al cancelli, dalle prime ore dell’alba e per tutta la mattinata. Nel pomeriggio la convocazione dall’azienda e la firma del verbale di incontro: il tavolo si apre il prossimo 23 giugno, sino ad allora lo stato di agitazione è sospeso. L’apertura dello stato di agitazione era stata notificata all’azienda dal Dipartimento Merci, Logistica e Cooperative di Filt Cgil Milano Lombardia per iscritto, l’altra mattina. Fra i firmatari la funzionaria della sigla Monica Kovaciu. "Oggi - spiega - sono esplose rabbia e ansia accumulate da lungo tempo. Brt è cresciuta molto in questi anni. Lo sappiamo, e lo dicono i dati. E il merito di questa crescita è di chi lavora. Purtroppo non è stato sino ad oggi adeguatamente riconosciuto". Le problematiche aperte. Per i dipendenti diretti, oggi una cinquantina, tutti impiegati: livelli di inquadramento inadeguati, gestione di straordinari e ferie, "e trattamenti normativi non conformi al Ccnl". E poi autisti in appalto e fornitori di delivery, esterni, ma gestiti direttamente da Brt "al limite dell’interposizione di mano d’opera".

A fine giornata, la nota conclusiva del sindacato. "L’adesione totale allo sciopero da parte dei 200 lavoratori delle filiali ha portato l’azienda a riconoscere l’urgenza delle rivendicazioni. Il tavolo di confronto - si prosegue - avrà come oggetto il riconoscimento delle retribuzioni delle mansioni e dei ruoli assegnati, la gestione degli straordinari che non devono più essere trasformate in ferie, un tavolo permanente sul monitoraggio delle attività, la mappatura reale di tutti i fornitori esterni, garanzie occupazionali e retributive ai corrieri in caso di cambi d’appalto".

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