Chi è Irene Cecchini, la studentessa che parla con Putin: “Ho studiato greco e latino, amo la Russia”

La giovane frequenta il corso di relazioni internazionali all’università di Mosca: ha animato un botta e risposta con il presidente durante un convegno

Vladimir Putin e Irene Checchini

Vladimir Putin e Irene Checchini

Milano – “L’Italia ci è sempre stata vicina. Ricordo quando ci sono venuto, come la gente mi ha accolto, in alcuni posti mi sono trovato completamente a casa, questo è sicuro”. Così Vladimir Putin – durante il forum a Mosca dal titolo “Idee forti per tempi nuovi” – ha ricordato i giorni italiani conversando con la studentessa italiana Irene Cecchini che frequenta il corso di relazioni internazionali e diplomazia presso l’università moscovita Mgimo.

La domanda a Putin

La studentessa ha posto una domanda sulle politiche sull'immigrazione e l'inserimento nel mercato del lavoro russo, avviando però con Putin un botta e risposta anche su argomenti personali. Il presidente russo le ha chiesto dapprima da dove venisse, e lei ha risposto che è originaria della zona di Milano. “Un bel posto, una regione industrializzata dell'Italia”, ha commentato il presidente.

La battuta del presidente

Nel suo intervento la studentessa ha poi detto di essersi innamorata della Russia, a quel punto Putin ha commentato “E basta? Non si è innamorata di nessun altro? Strano che una bella ragazza come lei non si sia ancora innamorata”. Probabilmente però, ha aggiunto il presidente divertito, durante il convegno in tanti si sono innamorati di lei: “È sicuro al cento per cento”.

Il liceo a Piacenza

Irene Cecchini, 22 anni, ha frequentato il liceo classico Melchiorre Gioia di Piacenza e ora è iscritta al quarto anno dell’Università Mgimo di Mosca. In un’intervista rilasciata lo scorso anno al sito della stessa università, Cecchini racconta com’è nata la sua passione per la Russia. “All’inizio le mie aspettative sulla Russia si basavano principalmente sulle informazioni che ricevevo attraverso i media e sulle opinioni delle persone del mio Paese. Tuttavia, è stata proprio questa visione unilaterale della Russia che mi ha reso più interessante esplorare e comprendere meglio questo Paese”.

La “scoperta” della Russia

“Ora – spiegava la studentessa – vivendo in Russia, la mia prospettiva è cambiata. Contrariamente agli stereotipi, ho scoperto che i russi sono cordiali, accoglienti e desiderosi di condividere la loro cultura e tradizioni con gli stranieri. Inoltre, ho sperimentato personalmente molti aspetti positivi della cultura russa, come il forte senso di comunità e l’enfasi sull’aiutarsi a vicenda. Inoltre, vivendo in Russia, ho scoperto l’incredibile patrimonio artistico che questo paese ha da offrire: provenendo dall’Italia, ho potuto confrontare l’arte classica con quella russa, trovando moltissime somiglianze e differenze. Ora posso vedere quanto sia forte e ricco il patrimonio storico e artistico russo”.

L’ostacolo della lingua

Nella sua intervista Cecchini racconta poi le difficoltà incontrate con la lingua: “Conoscendo le lingue latine e greche antiche, imparare il russo può davvero essere un’esperienza unica e affascinante. Infatti, nonostante le strutture linguistiche e la grammatica siano diverse, possono comunque esserci alcuni elementi in comune, soprattutto se si considera l’uso dei casi o le radici di alcune parole (ad esempio, in latino “occhio” è “oculus”, che in russo diventa “око”, usato nella parola “очки”, cioè occhiali)”.