Il “risarcimento” dopo le minacce: "Servirà a sensibilizzare i giovani"
Tredicimila euro dal fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori. Sono arrivati dall’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori e sono stati calcolati sulla base del numero di episodi di intimidazione di cui è stato vittima il sindaco Giacomo Ghilardi nel 2021: insulti, minacce a mezzo social o anonime, diffamazioni, liti temerarie. Le risorse saranno utilizzate per sensibilizzare la cittadinanza, a partire dalle scuole. L’Amministrazione ha stabilito di destinare 6mila euro alla realizzazione di progetti di promozione della cultura della legalità: dallo studio della Costituzione alla partecipazione civica e democratica alla vita della comunità fino alle pratiche di cittadinanza attiva e responsabile. Attività che rientrano anche nel protocollo approvato per la realizzazione del progetto "Insieme per la cultura della legalità" sottoscritto con i Comuni di Palermo, Reggio Calabria e Mazzarino. Il programma comprende incontri, gemellaggi, visite nei territori maggiormente colpiti dalla criminalità organizzata e dalle stragi di mafia. Oltre ai percorsi didattici sulla legalità ci saranno anche accordi di rete per la realizzazione di viaggi-studio per le scuole cittadine. I plessi coinvolti sono gli istituti comprensivi Buscaglia, Balilla-Paganelli, Costa, Garibaldi e Zandonai. La restante parte residua del fondo, pari a 7.216,94 euro, sarà destinata a iniziative e interventi in corso di definizione. "A seguito di spiacevoli episodi di cui sono stato vittima, nasce oggi qualcosa di buono per la nostra città.
Un passo concreto verso la costruzione di una comunità più consapevole e forte - ha commentato il sindaco Giacomo Ghilardi -. Grazie allo stanziamento previsto dal Ministero, arriva una somma utile da impiegare per dare un seguito concreto al progetto sulla cultura della legalità. Un concetto importante per i nostri giovani, per il loro futuro di cittadini consapevoli e responsabili". L’Osservatorio nazionale sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali è stato istituto nel luglio 2015 ed è presieduto dal ministero dell’Interno con la partecipazione di qualificati rappresentanti dei ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, università e ricerca, dell’Anci e dell’Upi.