
di Annamaria Lazzari
Dopo un intervento di pulitura e restauro durato cinque mesi e finanziato dai Lions è tornata al suo antico splendore, alla Basilica di Sant’Ambrogio, la “Madonna dell’aiuto”. Il culto di questo tondo è sempre stato molto diffuso fra i milanesi anche in questo periodo.
Al centro è ritratta la figura di Maria con Gesù Bambino attaccato al seno mentre ai suoi lati ci sono due santi: oltre a san Girolamo, il traduttore asceta cui si deve la Vulgata in latino della Bibbia, c’è anche San Rocco, il pellegrino di Montpellier colpito dalla peste e venerato come patrono per scongiurare le epidemie. "Il restauro, affidato alla restauratrice Alessandra Tibiletti, è iniziato a gennaio e si è concluso a maggio. Il penultimo risaliva a circa 20 anni fa", specifica l’architetto Carlo Capponi, conservatore del museo della basilica di Sant’Ambrogio.
"Parliamo di un olio su tela, databile al 1700 anche se stilisticamente ricorda molto Bernardino Luini e la sua scuola. Agli inizi del secolo scorso era attribuito senza dubbi al maestro ma gli studi successivi - con gli esami della tela e del pigmento - hanno escluso che possa essere ascrivibile al XVI secolo. L’ipotesi è che ci sia stata prima un’opera del Luini che nel tempo si sarebbe deteriorata: quella che ammiriamo potrebbe essere una copia quasi "fotografica" di quell’originale. A realizzarla fu un pittore rimasto anonimo, un gran copista che aveva bene in mente tecnica e misura del Luini". Una curiosità: "La devozione nei confronti di quest’opera è tale che quando è stata trasferita nel laboratorio di restauro i fedeli hanno chiesto di mettere al suo posto una sua fotografia per poter continuare la venerazione e dire una preghiera".
Ora il dipinto è stato ricollocato nella terza cappella a sinistra, dopo il battistero e il confessionale. "È un’opera che possiede una grande importanza spirituale soprattutto in questo momento travagliato.
Ogni volta che la vedo provo un’emozione immensa. La Madonna dell’aiuto è vicina in qualche modo al pianto dei milanesi", sottolinea Giuliana Ranghieri, pittrice e scultrice milanese che fa parte del Lions Club all’Arco della Pace.
L’artista è anche membro del comitato scientifico "Amici della Basilica di Sant’Ambrogio", un service che da vent’anni è impegnato a sostenere le spese per riportare all’antica bellezza i tanti tesori custoditi nella chiesa simbolo del romanico lombardo, tra cui il portale maggiore, la cappella battesimale, la cripta solo per fare qualche esempio. In totale per il restauro della "Madonna dell’aiuto" è stata stanziata una cifra superiore ai 10mila euro.