Maria
Mirarchi*
La storia di Milano è un appassionante libro di favole! È possibile che le fondamenta della città nascano dal simbolo di un animale e precisamente da una scrofa? Leggenda o verità? Fidiamoci dello storico romano Tito Livio, nato a Padova nel 59 a.C. e della sua dichiarazione, poiché i racconti sui miti a sfondo spirituale ci rinfrancano sempre. Intorno al VI sec. a.C. nel nord dell’Italia arrivò un popolo di Celti guidato da Belloveso, nipote del Re celtico Ambigato, con l’intenzione di insediarsi e fondare una città, la futura Milano. Superate le Alpi, i Celti si trovarono in una pianura paludosa non adatta per un insediamento. Come affrontarono la situazione? Si rivolsero al loro oracolo che fornì una magica risposta: il luogo dove stabilirsi sarebbe stato indicato da una scrofa. Infatti, ripreso il cammino, apparve davanti ai loro occhi un cinghiale femmina con la parte anteriore del corpo pelosa “scrofa semilanuta”. Dato che la scrofa per i Celti era un animale sacro, tale coincidenza determinò il luogo dove fondare la nuova città che prese il nome di Medhe-Lan, ovvero Terra di Mezzo. Intorno al III secolo a.C. i Romani conquistarono la città al termine di un lungo assedio e la ribattezzarono Medio-Lanum. La Scrofa semilanuta, tuttavia, rimase il simbolo di Milano sino al sopravvento dei Visconti, che lo sostituirono con il Biscione intorno al XIII sec. Siete curiosi di vedere com’era il primo simbolo milanese della Scrofa semilanuta? Potete verificarlo nel bassorilievo di un arco del Palazzo della Regione in Piazza Mercanti e ancora nello Stemma all’interno del cortile di Palazzo Marino. Prestando una meticolosa attenzione lo potete anche individuare nel Gonfalone della Città di Milano. A volte l’onnipotenza dei numi suggerisce cose impensabili ma il bello del mistero è credere alla forza del futuro.
*Scrittrice e architetto