REDAZIONE MILANO

Il prete giramondo è pronto a ripartire

Dopo la missione ad Haiti don Claudio prenderà il volo per andare in Camerun. Oggi il saluto dei bernatesi

Un prete con la valigia, sempre disposto ad andare a portare il Vangelo dove vuole il suo vescovo. Anche in terre lontane. Terre di missione. "Non sono un missionario. Sono un sacerdote della chiesa ambrosiana prestato alle necessità di una chiesa che ha bisogno di aiuto" spiega don Claudio. "La mia missione è quella di fare da ponte da diverse culture per distruggere le barriere, i pregiudizi". Dopo la sua ordinazione, negli anni Ottanta, don Claudio ha operato nelle parrocchie di Ferno, Milano, Sesto San Giovanni e Vigano di Gaggiano. Lì era parroco quando nel 2014 ha accolto la chiamata del vescovo Angelo Scola ed è partito per Haiti, uno dei Paesi più poveri del mondo. L’isola di Haiti era appena stata stravolta da un violento terremoto. "Non ero nella capitale ma in una parrocchia a nord del Paese, Mare Rouge, nella diocesi di Port de Paix. Allora c’erano tante persone che erano fuggite dalla capitale dopo il teremoto - racconta -. Piano piano vi hanno fatto ritorno. Lì ho lavorato per favorire lo sviluppo della zona, sono stato a fianco dei giovani. Ho puntato molto sull’aspetto culturale". "Dopo sei anni ha lasciato un Paese ingovernabile, devastato da bande armate".

Dopo qualche mese di vacanza, don Claudio è pronto a rimettere tutto in valigia e partire per il Camerun. "Mi hanno destinato a Garoua, in una zona ad est del Paese centroafricano, in una missione già da anni seguita dai sacerdoti ambrosiani. Lavorerò nei villaggi, cercando di portare il mio aiuto alle persone di quel posto". "Vi resterò per tre anni, che potrebbero poi diventare sei se il vescovo lo vorrà". Questa mattina don Claudio verrà festeggiato e salutato dai bernatesi in occasione della ricorrenza della festa patronale. Giovedì prenderà il volo per il Camerun. G. Ch.