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Il prestinè va in pensione Il tributo d’affetto: "Pietro ci mancherai"

La sua storia profuma di pane. Quello con cui, per mezzo secolo, ha nutrito generazioni di cittadini di Dairago. Pietro Ceriotti e il suo panificio, per Dairago, non sono mai stati soltanto un esercizio commerciale di preziosa utilità sociale. Sono anche un’istituzione. Ecco perché, ora che per lui si spalancano le porte della pensione, Ceriotti è stato omaggiato a nome di tutti i cittadini con una toccante lettera dal sindaco Paola Rolfi.

"Per tutti è stato e sempre sarà ul prestinè -scrive – sin da quando ha rilevato il panificio Calloni in cui ha iniziato la sua attività di panificatore". Da allora il suo forno ha sfamato di uno degli alimenti primari per l’uomo decine di dairaghesi e non solo. Di lui Rolfi evidenzia anche "la passione per quest’arte e lo scrupolo con cui ha svolto la sua professione". Tutto in ossequio a un rapporto di simbiosi con il territorio. A cui ha anche regalato un dolce speciale, la Fruosa, preparato con ingredienti del Medioevo e premiato come dolce del Palio di Legnano.

Ceriotti lascia con un solo rammarico confidato al primo cittadino: "dopo tanti anni, ho tentato di tutto per trovare qualcuno che portasse avanti l’attività- ha detto – ma non ho trovato nessuno". Dura vita, quella dei panificatori. Sveglia prestissimo, subito al lavoro per l’impasto, forno aperto in un attimo per cuocere. "Ci mancheranno la gentilezza, la passione e il sorriso di Pietro e delle sue collaboratrici".

Cristiano Comelli