È bufera politica su Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano e, soprattutto, indagato in quanto azionista di Equalize, la società finita nel mirino della Procura per presunti accessi “hacker“ a banche dati riservate. Il capogruppo del Pd in Regione Lombardia, Pierfrancesco Majorino, chiede un passo indietro al manager vicino al centrodestra: "Le dimissioni del presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali mi sembrano un fatto inevitabile". Certo, la linea difensiva di Pazzali è che lui è azionista al 95% di Equalize ma di fatto era all’oscuro delle attività della società.
Lo stesso gip che ha negato l’arresto del manager lo descrive come una figura che "si limita a rivestire una posizione sostanzialmente di rappresentanza nella Equalize". Ma nella stessa ordinanza si legge anche che i dossier preparati dalla società di "consulenza nel settore delle tecnologie e dell’informatica" sono stati utilizzati per "danneggiare l’immagine dei competitor professionali e imprenditoriali di Pazzali" o per colpire "gli avversari politici" del manager, come ad esempio Letizia Moratti, candidata presidente a Palazzo Lombardia contro Attilio Fontana, il governatore che ha voluto il ritorno di Pazzali in Fiera.
Tutti elementi che fanno dire a Majorino che "ciò che emerge dalle intercettazioni è assolutamente sufficiente, anche totalmente a prescindere dall’evolversi della vicenda giudiziaria, a rendere incompatibile la presenza di Pazzali ai vertici di un ente tanto rilevante (Fondazione Fiera Milano, ndr). Il fatto poi che un uomo di punta della destra lombarda sia finito in questa vicenda tanto torbida e inquietante non può essere minimizzato da Fontana. La lotta nel fango nella destra è gravissima".
Il presidente del Senato Ignazio La Russa, invece, usa parole prudenti su Pazzali, anche dopo aver saputo che Equalize ha lavorato su un dossier su di lui e sui suoi figli: "Conosco da anni Pazzali che ho sempre ritenuto una persona perbene e vorrei poter considerare, fino a prova contraria, un amico di vecchia data. Attendo di avere altri elementi, quindi, prima di un giudizio definitivo assai diverso su di lui. È noto che i suoi attuali ruoli in Fiera non dipendano da FdI né tantomeno da me e sono stupito più che allarmato, dalle notizie di una sua azione di dossieraggio nei miei riguardi".