GIULIO MOLA
Cronaca

Il nuovo progetto di Ai.Bi.. Tra pallone e solidarietà: "Aiutiamo le donne fragili"

Campioni e ragazzi per il Premio Amici dei Bambini organizzato dall’U.s. Aldini. Tra gli scopi della manifestazione il sostegno a “Non toccatemi la mamma“.

Campioni e ragazzi per il Premio Amici dei Bambini organizzato dall’U.s. Aldini. Tra gli scopi della manifestazione il sostegno a “Non toccatemi la mamma“.

Campioni e ragazzi per il Premio Amici dei Bambini organizzato dall’U.s. Aldini. Tra gli scopi della manifestazione il sostegno a “Non toccatemi la mamma“.

Tutti in campo. Con i bambini e per i bambini. Sport e solidarietà ancora a braccetto, se è vero che un prestigioso evento organizzato dall’U.s. Aldini Bariviera (storica scuola calcio milanese guidata dal presidente Massimiliano Borsani) e riservato alla categoria Esordienti 2012, può diventare l’occasione per fare del bene a chi è in difficoltà.

Piccoli atleti e grandi campioni insieme per una lodevole iniziativa, come quella illustrata al Carro Social Club di Sesto San Giovanni durante la premiazione di importanti personaggi del mondo del pallone (da Cesc Fabregas a Matteo Gabbia e Stephan De Vrij) e la presentazione della ventesima edizione del Torneo Amici dei Bambini, che comincerà il 30 marzo sui campi di via Orsini, con l’adesione di 38 società professionistiche (presenti Milan, Atalanta, Como, Torino, Monza e Sassuolo) e dilettantistiche pronte a contendersi il trofeo nella finale del 10 giugno.

Si gioca e ci si diverte all’insegna del fair play e dell’amicizia, sognando un futuro in una grande squadra. Ma lo scopo della manifestazione, che vuol sensibilizzare soprattutto i giovanissimi atleti, è quello di sostenere il progetto di Ai.Bi. Amici dei Bambini, organizzazione non governativa costituita da un movimento di famiglie adottive e affidatarie e che dal 1986 lavora ogni giorno al fianco dei bambini ospiti negli istituti di tutto il mondo per combattere l’emergenza abbandono. "Operiamo in tutta Italia per restituire ai bambini abbandonati o in difficoltà familiare il diritto di avere una famiglia e un’infanzia serena, attraverso interventi di prevenzione, accompagnamento, sospensione e superamento dello stato di abbandono. Quest’anno abbiamo scelto un tema molto forte - spiegano Marco Griffini e Carlo Carretta, presidente e vicepresidente di Amici dei Bambini - con un titolo che spiega tutto, “Non toccatemi la mamma”, a favore delle donne in situazione di fragilità, accolte e protette con i loro figli nelle comunità mamma-bambino e accompagnate verso il recupero della propria indipendenza. Un argomento di cui a volte si parla, ma non troppo. La nostra associazione si occupa delle mamme e dei bambini, è noto, ma della violenza indotta e di quanto subiscano i più piccoli in determinate situazioni si sa pochissimo".

L’impegno sul territorio è concreto, come fa notare Carretta numeri alla mano: "A queste persone in difficoltà vogliamo dare il massimo sostegno e infatti nel progetto ci sono numerose comunità di accoglienza che si sono aggiunte alle 200 presenti lo scorso anno. Le ultime sono state aperte da poco a Buccinasco, Melegnano e Affori. Sono 152 le mamme e 233 i minori che hanno trovato trovato accoglienza negli appartamenti protetti di semi e alta autonomia. Ad ogni sportello ci si può rivolgere per richieste di aiuto, e da parte nostra c’è la necessità da un lato di far capire ai più piccoli che quel che hanno vissuto non è la realtà, dall’altro l’impegno di ascoltare, accogliere e accompagnare donne e mamme, affinchè possano rinasceree prendersi cura di sè e dei propri bambini, scongiurando il pericolo dell’abbandono".

Molto sensibili all’argomento Lucas Biglia e Gabriel Paletta, premiati per l’impegno nella formazione dei giovani talenti dell’Us Aldini visto che da pochi mesi, dopo aver attaccato le scarpette al chiodo, hanno intrapreso la carriera da allenatori. "Da padri ma anche da tecnici ci rendiamo conto di quanto sia importante stare accanto ai più piccoli - dice l’ex centrocampista del Milan - Quando siamo in campo tutti insieme ci divertiamo, ma sta a noi capire i loro problemi a scuola e a casa e cercare di aiutarli con il dialogo".

La chiosa finale è del padrone di casa dell’evento, il presidente Borsani, da sempre molto sensibile a temi riguardanti il “sociale“: "Oltre all’aspetto sportivo, che di per sé rimane spettacolare vista la qualità delle squadre partecipanti al torneo, è bello poter vedere dei ragazzini entrare in contatto con uno splendido lavoro come quello effettuato da Ai.Bi. Un esempio per tutti". Adesso palla passa al campo. E alla generosità di chi vorrà contribuire con gesti di solidarietà a sostenere le mamme e i bimbi in difficoltà.