di Marianna Vazzana
È un piccolo supermercato di prodotti biologici all’interno del mercato comunale coperto Wagner, che, fondato nel 1929, è il più antico della città: si chiama “L’Isola bio“ ed esiste dal 1993. "Da 32 anni", dice Roberto Gnocchi, il titolare, che con il fratello Vittorio è cresciuto dietro un bancone "perché i nostri genitori nella vita hanno sempre gestito salumerie". Nel 1983, i due fratelli hanno deciso di aprire insieme la loro prima attività incentrata sulla vendita di formaggi. "Poi, quando si è liberata la postazione in cui sono oggi, mi sono trasferito aprendo il “negozio biologico“, l’unico di Wagner. Mentre mio fratello, che oggi è in pensione, ha continuato a vendere i formaggi". Il signor Roberto ha vissuto i cambiamenti nelle abitudini della clientela e cerca sempre di soddisfarne i bisogni, per mantenere quella “calamita“ che ancora oggi attira le persone facendo sì che scelgano il suo mini supermercato piuttosto che la grande distribuzione, almeno per determinati prodotti che lui ricerca e mette a disposizione con cura sugli scaffali. "Ci sono le uova?", chiede una signora. Cerca quelle che sono tra i prodotti di punta, "quelle della società agricola Bargero, in provincia di Como, mia fornitrice da sempre – sottolinea Gnocchi –. Le uova sono di galline che vengono allevate all’aperto, nel parco di Appiano Gentile, nutrite con cibi biologici. E la differenza si sente". Tanti si fermano anche a scegliere tisane e tè. Oppure le bevande vegetali.
Tra gli scaffali anche il pane "che viene impastato con il lievito madre – continua Gnocchi – e cotto nel forno a legna". Il titolare si serve da fornitori selezionati anche per la frutta e la verdura. E taglia personalmente zucchine, carote, cavolo nero, erbette e altro, a seconda delle stagioni, per poi creare dei sacchettini che i clienti possono acquistare per poi preparare il minestrone fresco. "Anche i pezzi di zucca tagliati e puliti si vendono molto", sottolinea. Segno dei cambiamenti delle abitudini: "Oggi si cerca di cucinare sano ma anche risparmiando tempo per stare al passo con gli impegni quotidiani. Noto che la voce “cibo“, in una ipotetica classifica, non è più in cima alle priorità delle famiglie. Ovviamente si mangia, e si cerca anche di farlo bene, ma pesa anche molto altro: viaggi, tecnologia, abbonamenti alle piattaforme... Quando ho aperto invece c’era molta più semplicità". Altra considerazione: "Ad acquistare, oggi, vengono molti più uomini rispetto al passato. Questo mi fa piacere perché vuol dire che il lavoro in casa si suddivide".