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Il mini supermercato biologico: "Qui anche le uova sono speciali"

Roberto Gnocchi ha aperto “L’Isola bio“ 32 anni fa nella struttura comunale storica di piazza Wagner. Vende prodotti di agricoltori selezionati. "A ruba i sacchetti con le verdure già tagliate per il minestrone".

Roberto Gnocchi ha aperto “L’Isola bio“ 32 anni fa nella struttura comunale storica di piazza Wagner. Vende prodotti di agricoltori selezionati. "A ruba i sacchetti con le verdure già tagliate per il minestrone".

Roberto Gnocchi ha aperto “L’Isola bio“ 32 anni fa nella struttura comunale storica di piazza Wagner. Vende prodotti di agricoltori selezionati. "A ruba i sacchetti con le verdure già tagliate per il minestrone".

di Marianna Vazzana

È un piccolo supermercato di prodotti biologici all’interno del mercato comunale coperto Wagner, che, fondato nel 1929, è il più antico della città: si chiama “L’Isola bio“ ed esiste dal 1993. "Da 32 anni", dice Roberto Gnocchi, il titolare, che con il fratello Vittorio è cresciuto dietro un bancone "perché i nostri genitori nella vita hanno sempre gestito salumerie". Nel 1983, i due fratelli hanno deciso di aprire insieme la loro prima attività incentrata sulla vendita di formaggi. "Poi, quando si è liberata la postazione in cui sono oggi, mi sono trasferito aprendo il “negozio biologico“, l’unico di Wagner. Mentre mio fratello, che oggi è in pensione, ha continuato a vendere i formaggi". Il signor Roberto ha vissuto i cambiamenti nelle abitudini della clientela e cerca sempre di soddisfarne i bisogni, per mantenere quella “calamita“ che ancora oggi attira le persone facendo sì che scelgano il suo mini supermercato piuttosto che la grande distribuzione, almeno per determinati prodotti che lui ricerca e mette a disposizione con cura sugli scaffali. "Ci sono le uova?", chiede una signora. Cerca quelle che sono tra i prodotti di punta, "quelle della società agricola Bargero, in provincia di Como, mia fornitrice da sempre – sottolinea Gnocchi –. Le uova sono di galline che vengono allevate all’aperto, nel parco di Appiano Gentile, nutrite con cibi biologici. E la differenza si sente". Tanti si fermano anche a scegliere tisane e tè. Oppure le bevande vegetali.

Tra gli scaffali anche il pane "che viene impastato con il lievito madre – continua Gnocchi – e cotto nel forno a legna". Il titolare si serve da fornitori selezionati anche per la frutta e la verdura. E taglia personalmente zucchine, carote, cavolo nero, erbette e altro, a seconda delle stagioni, per poi creare dei sacchettini che i clienti possono acquistare per poi preparare il minestrone fresco. "Anche i pezzi di zucca tagliati e puliti si vendono molto", sottolinea. Segno dei cambiamenti delle abitudini: "Oggi si cerca di cucinare sano ma anche risparmiando tempo per stare al passo con gli impegni quotidiani. Noto che la voce “cibo“, in una ipotetica classifica, non è più in cima alle priorità delle famiglie. Ovviamente si mangia, e si cerca anche di farlo bene, ma pesa anche molto altro: viaggi, tecnologia, abbonamenti alle piattaforme... Quando ho aperto invece c’era molta più semplicità". Altra considerazione: "Ad acquistare, oggi, vengono molti più uomini rispetto al passato. Questo mi fa piacere perché vuol dire che il lavoro in casa si suddivide".